Ristorante rifiuta cena al nipote di Mussolini: “Siamo apolitici”

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Annullano una cena perché l’ospite è Caio Giulio Cesare Mussolini. Pensate se avessero fatto lo stesso con la Kyenge, le accuse di ‘razzsimo’ e l’arrivo della Digos.

Giusto o sbagliato annullare la cena?

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Posted by Il Gazzettino on Wednesday, April 10, 2019

Dopo le minacce, i titolari del ristorante pizzeria Rosa, a Conselve, annullano la cena prenotata: «Cari signori, tranquilli, non eravamo a conoscenza dei risvolti della cena… Per noi era solo una presentazione di un libro, di cui non conoscevamo il titolo. Così abbiamo deciso di annullare, a nostro discapito economico, la cena. Perché noi siamo apolitici». No, non siete apolitici, siete di sinistra. O ignavi, che è peggio.

Ci risulta che sia punibile per legge rifiutare un servizio in base alle idee del cliente. Se qualcuno rifiutasse una cena all’ArciGay, quanto starnazzerebbero i media?

Tutto è nato da una iniziativa del circolo Fratelli d’Italia della non lontana Albignasego e dell’associazione Azione studentesca. Con le elezioni europee all’orizzonte, il circolo azzurro aveva organizzato per questa sera una cena, alla Rosa appunto, in cui, dopo pizza Gourmet e carne alla griglia, si sarebbe dovuto discutere «di dottrina del fascismo, con ospite d’onore Caio Giulio Cesare Mussolini, il bisnipote del duce, candidato alle Europee per il partito di Giorgia Meloni». Nelle intenzioni del circolo, un posto a tavola era riservato anche al leader del VFS.