Quindi l’idea di famiglia italiana secondo il Pd è genitore 1 e 2 con 6 africani adottati.
“Dirò che l’accoglienza è una risorsa. Non abbiate paura. Venite a casa mia. Incontrerete delle persone. E quando si conoscono le persone, le paure si dileguano”. Così il professor Antonio Calò, insignito dal presidente Sergio Mattarella con il titolo di alto ufficiale al merito della Repubblica insieme a sua moglie per aver ospitato sei migranti, parla della sua scelta di candidarsi alle Europee con il Pd.
La signorà Calò racconta la sua ‘esperienza’ con 6 africani, travolta da insulti
“L’accoglienza mi ha reso un altro uomo”, dice intervistato da Repubblica a cui racconta che lui e sua moglie “dopo 32 anni di matrimonio, ci siamo trasferiti in canonica, col parroco, mentre i ragazzi sono rimasti nella nostra casa, a Camalò di Povegliano”. Ma ne è valsa la pena. Tre di questi migranti “hanno un contratto a tempo indeterminato”, aggiunge con una punta di soddisfazione. Calò, poi, attacca Matteo Salvini: “Perché non fa il suo dovere di ministro? Io sono stato attaccato da Forza Nuova, hanno affisso dei manifesti contro la mia famiglia sul muro della scuola. Nessuno si è fatto vivo. Non sarebbe dovere del Viminale debellare queste forze che vanno contro la Costituzione?”. Ma non ha paura: “Mi spaventa di più un ministro che sta tutto il giorno a fare selfie, che non è mai in ufficio, ma in perenne campagna elettorale. Non risolve i problemi”. Ciò di cui ha davvero timore è “la semplificazione del suo linguaggio”, il voler “risolvere problemi complessi con degli slogan”. “Di semplificazione in semplificazione si rischia di arrivare alla dittatura”, azzarda il professore pro-migranti.
Salvini ne ha risolto uno che voi definivate epocale, chiudendo i porti. La soluzione vostra, invece, è 6 africani per ogni casa di italiani. Dovere è debellare chi attenta all’identità italiana, non chi affigge manifesti.
Ospita 6 africani in casa , Calò vince il premio cuckold dell’anno della UE
A proposito di giornalismo indipendente:
Il famoso "giornalismo libero" finanziato dalle multinazionali
Posted by Il Primato Nazionale on Monday, April 8, 2019
Non potevo esimermi dal partecipare al @journalismfest di #Perugia, cuore del giornalismo prezzolato e delle fondazioni che lo finanziano.
Soprattutto in seguito all'articolo diffamatorio di @pressfreedom, finanziata da @OpenSociety di #Soros.@IlPrimatoN https://t.co/IMjKN1los3— Francesca Totolo (@francescatotolo) April 8, 2019
Perché a quello che dovrebbe essere un Festival del GIORNALISMO ci sono solo comici IMMIGRAZIONISTI di sinistra, sindacalisti africani, più qualche propagandista immigrazionista che si spaccia per giornalista? Liberi di farlo, ma allora lo chiamino "Festival dell'IMMIGRAZIONE". pic.twitter.com/J8BexRPcsx
— ⎛⎝ James the Bond ⎠⎞ (@IAmJamesTheBond) April 8, 2019
L’unica cosa vera e’ quando dice che sei migranti accolti in casa gli abbiano cambiato la vita… lol… E ci credo. Prova con dodici e vedrai come oltre a cambiare, ti si capovolge. Incredibile.
questo elemento anti italiano, pro immigrazione, si vanta di aver ospitato 6 clandestini ma non l’ho fatto mica gratis. In tutto questo periodo ha incassato fior di migliaia di euro e si è pure incistato in parrocchia dove non paga un euro di affitto. E’ bello fare i froci col c..o degli altri: perchè non ha ospitato i sei “migranti” gratuitamente? Attendiamo fiduciosi sua risposta …..