Figli di immigrati, il nuovo italiano pronto a farsi saltare in classe

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Voleva farsi esplodere con una cintura esplosiva nella sua scuola. Facendo strage dei suoi compagni di classe italiani. Italiani veri, non di carta come lui, figlio di algerini nato in Friuli.

Mohammed, il nuovo italiano pronto a farsi saltare in classe

Invasato di violenza islamica e istigatore di jihadismo tramite internet, questo minorenne insospettabile, perché definito integrato, uno dei tanti figli di immigrati che infestano le nostre scuole, non è stato affidato ai rigori del carcere, ma alle cure di un sedicente percorso rieducativo con un imam chiamato a «deradicalizzarlo».

Una conferma, tra l’altro, che il problema non è solo l’invasione, ma anche chi, tra noi, questa invasione sostiene attraverso una sorta di favoreggiamento politico e morale. O in questo caso giudiziario.

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Una quinta colonna. Perché solo dei traditori o dei folli possono pensare che esista un Islam ‘moderato’: l’islam è uno, ed è quello del piccolo Mohammed residente a Trieste.

Quindi attenti al vostro compagno musulmano. Anche se sembra uno di noi, non è uno di noi.

Perché in Italia non ci sono ancora (tocchiamoci) stati attentati islamici? Beh, è sicuramente brava la nostra intelligence, capace di monitorare le insorgenze di rischio. E di intervenire, come è stato fatto con le centinaia di espulsioni in questi anni. Ma anche il tema delle espulsioni va affrontato: il ragazzo di Trieste, per esempio, è cittadino italiano, quindi impossibile da espellere. In Francia, Belgio e Inghilterra ci sono migliaia di questi soggetti a rischio che non possono essere espulsi perché nati e cresciuti nel Paese e quindi cittadini. Da noi non ci sono questi numeri. Se ci fossero, anche da noi ci sarebbero stati gli stessi attacchi: matematico.

Stiamo parlando di un elemento estraneo e ostile con il quale non dobbiamo adattarci a convivere, ma espellere, come un organismo sano e minacciato espelle una malattia.
Parlare di ‘cittadino italiano che non si può espellere’, non deve portare a discutere di come mandare questi figli di immigrati in demenziali ‘cliniche per la riabilitazione’, ma semmai a come evitare che acquisiscano la cittadinanza come avvenuto in Francia: unico motivo per il quale lì fanno attentati e qui ancora no è che da noi il loro numero è ancora relativamente basso.

L’idea di utilizzare l’emergenza terrorismo islamico per censurare il web stuzzica, ovviamente, i politicanti di centrosinistra e della destra ‘moderata’, ma è come se proibissimo le auto perché i musulmani le usano per spiaccicare innocenti sull’asfalto.

Quindi la soluzione non è securitaria o tantomeno educativa o di censura sul web: è demografica. Si risolve il problema con espulsioni di massa e tornando allo ius sanguinis integrale.




3 pensieri su “Figli di immigrati, il nuovo italiano pronto a farsi saltare in classe”

  1. se io nasco in Cina da genitori italiani mica per questo che sono cinese, anzi alla prima cretinata che faccio quelli mi buttano fuori immediatamente dal paese

I commenti sono chiusi.