L’Ong Mediterranea ha presentato un esposto alla procura di Agrigento (il loro amico Patronaggio) contro il governo italiano, ritenuto responsabile di aver emanato ordini illegali alle navi delle ong nel Mediterraneo.
Lo ha affermato Alessandra Sciurba, cosiddetto avvocato del team legale della ong. Che chiede in modo “urgente” di “verificare gravissime violazioni di leggi nazionali e convenzioni internazionali nel caso del blocco navale operato contro la Alan Kurdi con a bordo donne uomini e bambini al largo di Lampedusa”.
Che ha annunciato che la nave Mar Jonio della ong Mediterranea “tornerà in mare la prossima settimana. Torneremo in mare e lo faremo senza paura”.
@RescueMed e @ArciNazionale(finanziata da @OpenSociety di #Soros)hanno presentato un esposto contro il Governo italiano per il caso @seaeyeorg.
ONG e associazioni italiane finanziate da fondi stranieri sono incluse nel capitolo 3 di #InfernoSpa,intitolato “Traditori della Patria” pic.twitter.com/VX6CwBxbaF— Francesca Totolo (@francescatotolo) April 6, 2019
Ecco il motivo di questi esposti:
Vogliono riaprire i porti per tornare ad incassare milioni. Quelli delle slot, ai circolini Arci, non bastano.
Ovviamente, l’esposto dal loro procuratore Patronaggio. Quello che voleva processare Salvini, e che ha dissequestrato la Mare Jonio di Casarini.
Sciurba è questo personaggio qui:
Ora il solito balletto dell’ong a cavallo tra Malta e Lampedusa:
Forse incoraggiati dall’esposto contro il Governo italiano presentato da @RescueMed e @ArciNazionale presso la Procura di #Agrigento, la #AlanKurdi quasi in acque di #Malta, ha invertito la rotta.Nel frattempo sperano di finire il carburante per poter lanciare l’allarme distress? pic.twitter.com/jyadKB0Sea
— Francesca Totolo (@francescatotolo) April 6, 2019
E qui si arriva al punto: per quale diavolo di motivo, non viene tolta la bandiera alla Mare Jonio