“Fino a quando non se ne saranno andati tutti, noi da qua non ci muoviamo”, ripetono i resistenti di Torre Maura, periferia est di Roma, la tensione non accenna a placarsi. E ancora una volta sequestrati i panini destinati ai Roma e pagati dagli italiani. Idea: portateli ai poveri.
Decine di residenti, nonostante la pioggia, presidiano l’accesso del centro d’accoglienza dove sono ospitati a spese dei contribuenti gli zingari della Raggi. Accanto a loro, a supportarli, diversi militanti di Casapound.
“Ci sono tensioni sociali da sgonfiare”, è stata la presa di posizione del vicepremier Luigi Di Maio, mentre la sindaca Virginia Raggi ha definito “bestie” i militanti di Casapound e Forza Nuova. Che intanto, per i prossimi due giorni hanno annunciato fiaccolate e manifestazioni nel quartiere a supporto della popolazione.
Anche oggi, come accade ormai da due giorni, i cittadini si sono ritrovati davanti alla struttura di via dei Codirossoni, sorvegliando il viavai di bus che oggi hanno trasferito altri 16 nomadi. Del resto sono ‘nomadi’, che nomadino.
Ma la domanda è: a che titolo dobbiamo mantenerli?
Intanto, la Raggi si aggrappa a Simone, lo sfigato che si è schierato (unico nel quartiere) con i Rom:
Ecco i veri cittadini di #TorreMaura. Grazie #Simone.
I giovani sono il nostro futuro.A @Roma non c'è spazio per gli estremismi di Casapound e Forza Nuova.
ps Abbiamo oscurato il volto del minore per tutelarlo: https://t.co/UeCG7qPnCk pic.twitter.com/RSv402P2e7
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) April 4, 2019
Uno vale uno, no Raggi?
La cosa più stucchevole di questa situazione sono i lamenti dei radical chic per il ‘pane’: per anni i ‘profughi’ hanno gettato cibo per strada, li avete mai sentiti? E perché dobbiamo mantenere i Rom con vitto e alloggio?
C’è anche il Rom che vuole uscire, deve andare al ‘lavoro’: