Abdul, il profugo che stupra le podiste italiane: 7 violenze a Torino

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Avete sentito parlare del profugo africano, residente all’ex-Moi di Torino, che stuprava le donne bianche? No, sicuramente, perché i media di distrazione di massa sono impegnati a parlare del povero Kean che è stato fischiato (o buuato) dal pubblico sardo.

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Abdul Fatawu Idrisu, ghanese di 28 anni è stato condannato oggi a 5 anni e 8 mesi di carcere: la scorsa estate violentava le podiste che correvano nei parchi della periferia sud della città. Era arrivato a 7.

In abbreviato, quindi con sconto di 1/3 della pena automatico, la pubblica accusa aveva chiesto una pena di 6 anni e 8 mesi per sette casi, cinque dei quali di violenza sessuale.

Una scia di paura iniziata e conclusasi lungo le sponde del Po, all’interno del parco delle Vallere.

Il primo tentativo di stupro avviene il primo aprile dello scorso anno, ai danni di una donna che stava correndo: presa per il braccio e buttata a terra, nel tentativo di aprirle le gambe immobilizzandola con il proprio corpo e tappandole la bocca con una mano. La donna, che nell’aggressione riporterà anche la distorsione di un ginocchio, era riuscita a liberarsi e fuggire.

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Lui le insegue, sempre con indosso un paio di pantaloncini rossi che diventeranno quasi una firma delle sue imprese criminali. Ci prova, sempre alle Vallere, il 22 aprile e poi il 3 luglio, questa volta palpando i seni di una ragazza che stava camminando lungo corso Moncalieri parlando al telefono.

Il 18 agosto è invece il giovane ghanese senza fissa dimora e con un passato nelle palazzine occupate del Moi a dover fuggire dolorante.
Al parco Colonnetti si avvicina a due amiche che prendono il sole. Le minaccia con una bottiglia di birra, prova a toccare il seno di una di loro. Che per tutta risposta gli rifila un violento calcio nei testicoli.

Una prontezza di riflessi che, due giorni dopo, non avrà l’ultima vittima del terrore delle runner, che viene gettata a terra, in parte spogliata e toccata nelle parti intime. Solo l’arrivo di altri due podisti eviterà che lo stupro si consumi: il migrante sarà bloccato un paio di ore dopo dai carabinieri mentre si trovava ancora all’interno del parco delle Vallere.

Incubo finito per le podiste. Fino al prossimo profugo.

A Torino si stupra e si sgozza. Ma il sindaco pensa a trovare casa proprio ai residenti abusivi dell’ex-Moi.