Ius Soli, Salvini stufo delle provocazioni di Conte

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“Non un giorno, nemmeno un singolo giorno hanno rinunciato a cavalcare il Congresso della Famiglie. Non gli è parso vero…Io non è che passi le mie giornate ad attaccare i Cinque Stelle. E invece ogni giorno io mi ritrovo a sentirmi dare del retrogrado, del medievale, dello sfigato. Ma guarda un po’…”, tuonava ieri Salvini. E ancora non era giunta la bacchettata di Conte nei suoi confronti in merito alle adozioni. “Rimane confermato che bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare nei ministeri tutti i giorni e studiare le cose prima di parlare, altrimenti si fa solo confusione”, una frase dura e tranchant.

Adesso per Salvini Conte “ha perduto anche le parvenze di equidistanza tra noi e loro”. Il premier giorni fa era anche tornato a parlare di Ius soli scatenando anche in quel caso l’incredulità del leghista. Che, sempre il Corriere, rivela: “Non mi sorprendo più di niente. Ma come è possibile che torni su ‘sta cosa che per noi è stata un cavallo di battaglia nella scorsa legislatura? Ma che è? Una provocazione?”.

Ci imbarazza sempre un po’ commentare le ‘rivelazioni’, che spesso sono invenzioni tout court dei giornalisti che fanno gossip politico.

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E’ comunque evidente che il tracollo nei sondaggi abbia innervosito il M5s. Ma questo bizzarro attivismo contro la famiglia non porterà certo consensi ai grillini, anzi.

Dimenticano che nelle scorse elezioni, i voti, non li hanno presi tra i frikkettoni di sinistra del nord, ma tra i senza lavoro del sud: che se ne strafottono dei matrimoni gay.

L’uscita di Conte – subito troncata da Di Maio – ci sembra invece il solito sciocco tentativo del premier notaio di fare il piacione, come quando venne beccato a dire alla Merkel che si sarebbe preso i clandestini, che invece sono ancora a Malta dopo mesi.

Comunque, questo governo è troppo importante. Contano i fatti, non le parole.