Imam Treviso: “Bimbe siano velate, lo vuole Allah”

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Adulti, bambini, donne: è indifferente. Ogni volta che si recano nel centro islamico (moschea abusiva che le autorità fanno finta di non vedere) sono sempre, rigorosamente, vestiti con abiti tradizionali: il velo, che lascia scoperto solo il volto, per le donne, bambine comprese; lunghi camicioni e il classico copricapo bianco per gli uomini, praticamente tutti con la barba lunga eccetto i giovanissimi.

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Accade a Treviso. Risiedono quasi tutti in zona, sono originari del Bangladesh e da mesi sollevano curiosità e qualche dubbio. Il centro islamico è noto, ufficialmente non dovrebbe essere una moschea, ma come centinaia di centri simili in tutta Italia lo è: è quindi illegale ma tollerata.

Ora le regole per frequentarlo sono cambiate, diventando estremamente rigide. A dirigerlo un Imam, molto ligio al rispetto delle regole del proprio paese e del Corano. E quindi, quando i bambini si recano a lezione dall’Imam, devono osservare i precetti.

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E l’imam esige che anche le bimbe piccole – si sa che dai 9 anni in su sono donne – siano completamente velate. Per non turbare l’eccitazione maschile.

Perché li stiamo facendo entrare?