Ius soli: il terrorista islamico italiano perché nato in Italia

Vox
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Lo ius soli, in Italia, esiste già. E’ solo a scoppio ritardato: chi nasce qui, è italiano al 18esimo anno di età. Per questo abbiamo un po’ di tempo per tornare allo ius sanguinis. Ma non troppo. Sta scadendo.

L’arresto dell’Imam di Foggia il 27 marzo dell’anno scorso, cosi’ come l’operazione del giorno successivo con l’arresto del giovane tunisino con cittadinanza italiana a Torino, avevano alcuni punti in comune che è interessante analizzare alla luce del nuovo bizzarro dibattito sullo ius soli.

Quello più evidente: in entrambe le storie erano coinvolti cittadini italiani, ‘grazie’ alla componente di ius soli presente nell’attuale legge sulla cittadinanza.

Il 59enne Abdel Rahman Mohy Eldin Mostafa Omer, arrestato a Foggia ha una moglie di 79 anni sospettata di reati fiscali e destinataria insieme al marito di un sequestro di beni per 370 mila euro. Chiaramente sposata per ottenere la cittadinanza, il che impone di rivedere la legge sulla naturalizzazione per matrimonio. Non possiamo mettere la nostra sicurezza dietro le caldane di attempate troie. O di sfigate come la moglie dell’autista senegalese.

Soldi che Omer riceveva attraverso una sorta di raccolta fondi tra i musulmani che frequentavano la moschea. L’episodio si inseriva in un piu’ ampio contesto operativo che nel luglio precedente aveva portato all’arresto, sempre a Foggia, di Eli Bombataliev, un militante ceceno dell’Isis. L’arresto di Foggia dimostrava il vero pericolo: i bambini, che saranno i futuri terroristi con cittadinanza italiana.

E qui si arriva ad El Mahdi Halili, tunisino, e ‘italiano’ perché nato in Italia. Tipico esempio di ius soli.

Il 23 enne finito in manette il 28 marzo con l’accusa di apologia del terrorismo islamico e per essere un membro di Isis, era già finito agli arresti nel marzo del 2015 in seguito ad una indagine della procura di Brescia, per aver pubblicato su internet il primo documento italiano sul califfato.

Abitava con la sua famiglia: il padre, muratore in Italia dal ’98, la madre casalinga e due fratelli. Halili, dopo due anni di patteggiamento in carcere, invece di essere espulso (impossibile, perché cittadino italiano) ha continuato il suo percorso.

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Ecco qual è il problema, che sta distruggendo Francia e Belgio: i cittadini non si possono espellere.

E’ quindi urgente togliere l’automatismo che permette a chi nasce in Italia di divenire ‘italiano’ al compimento del 18esimo anno di età. Altro che ius soli. O faremo la fine della Francia.

Gli arresti di questo tipo sono un avviso. Un terribile monito.

E’ ora, o mai più. Perché se oggi, con un numero relativamente moderato di musulmani adulti nati in Italia, siamo a questo punto, dove saremo, quando accadrà questo:

Boom Islamici in Italia: verso gli 8 milioni, 14% popolazione

Salvini, abroga la legge sulla cittadinanza, così da far tornare in vigore quella precedente al 1991.

E se non puoi farlo ora, visto che non governi da solo, cerca almeno di mettere tanti piccoli bastoni tra le ruote. Usa a nostro favore la burocrazia italiana.