Migrante violenta anziane in casa di riposo

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Sembrano esserci altre vittime. Mole altre vittime. Anche loro anziane, così come l’84enne affetta da demenza senile:

Immigrato stupra 84enne in casa di risposo: ogni notte

Tutte violentate nella casa di riposo da un immigrato di 61 anni, Carlos, ora portato nel carcere di Rebibbia e accusato di “violenza sessuale continuata e aggravata”.

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Dalle carte firmate dal Pubblico Ministero Gabriella Fazi, infatti, emerge un quadro inquietante. L’anziana aveva raccontato ai suoi cari che, da circa due mesi, l’operatore della casa di riposo l’aveva costretta a subire rapporti sessuali, con racconti che sembravano “vaghi e a volte disordinati” e per questo motivo non aveva destato nei parenti “particolare preoccupazione”.

Il 31 gennaio scorso, quindi, il racconto “puntale e preciso” dei rapporti sessuali, orali e completi. Marina disse al figlio “in maniera lucida” quanto stava accadendo. Orribile.

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Il 61enne entrava, di notte, nella stanza di Marina, la spogliava per poi costringerla a rapporti sessuali.

Ma la notte dell’11 febbraio, le telecamere e microfoni nascosti dei Carabinieri hanno intercettato anomali movimenti nella stanza accanto a quella di Marina. Lì, secondo quanto rivela il Pm Fazi, il 61enne ha costretto ad un rapporto orale un’altra ospite della struttura, ancora da verificare. Un rapporto interrotto per un malessere della donna.

Il dramma è che l’immigrato, nel corso degli ultimi mesi, avrebbe prestato servizio anche in un’altra casa di riposo all’Infernetto.

Secondo il procuratore Fazi, quelle di Carlos, erano “più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con violenza e minaccia”. Il 61enne “abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della donna, la costringeva a subire atti sessuali in particolare approfittando che l’anziana donna era a letto e non autosufficiente ed agendo durante la notte allo scopo di non essere visto si introduceva all’interno della camera da letto e dopo averla spogliata la induceva a subire rapporti sessuali”.

Come aggravante, sottolinea il magistrato, c’è quello “di aver commesso il fatto approfittando di circostanza di tempo, di luogo e di persona con riferimento all’età della persona offesa tali da ostacolare la pubblica o privata difesa”.

L’immigrato era dipendente di una cooperativa che assiste gli anziani, si teme possa non aver agito solo o no.