Zain Osman, venticinquenne originario del Sudan e titolare, dal 2017, di un permesso speciale di soggiorno per “ragioni umanitarie”, ha assalito un ventiseienne del posto colpendolo ripetutamente con calci e pugni alla schiena e alle spalle.
Poi, una volta a terra, il ragazzo è stato sodomizzato dal profugo per oltre 20 minuti. Alla fine, un tassista si è accorto della violenza in corso e ha immobilizzato l’assalitore.
E’ accaduto nei giorni scorsi a Newcastle.
Durante l’interrogatorio condotto dalle forze dell’ordine, il profugo ha ammesso la propria colpevolezza, ma giustificandosi: avrebbe aggredito e violentato il passante perché, a suo dire, “contagiato dall’immoralità dilagante in Gran Bretagna”.
Il venticinquenne africano ha infatti affermato di avere agito in tale maniera criminosa perché profondamente influenzato dalla rilassatezza dei costumi e dalla “perversione” ormai dominanti, a suo avviso, nel Paese anglosassone.
Il che può anche essere vero. Ma voi siete molto più perversi. E’ per questo che avete leggi che puniscono certi comportamenti, è per questo che le vostre donne girano in sacchi della spazzatura.
Secondo la tesi esposta dall’imputato alle forze dell’ordine, egli, al suo arrivo nel Regno Unito, sarebbe stato profondamente colpito dalla società britannica contemporanea, caratterizzata da alcolismo, violenza tra gang e da una piena tolleranza verso i rapporti sessuali consumati in pubblico tra uomo e uomo. A furia di vivere immerso in un contesto sociale connotato dal proliferare delle condotte in questione, Osman avrebbe progressivamente maturato la convinzione della piena legittimità di tali pratiche e si sarebbe quindi sentito autorizzato a replicare i comportamenti ai quali aveva ripetutamente assistito dal giorno del suo arrivo in Gran Bretagna.
La giustificazione fornita dal richiedente asilo è stata subito rilanciata dall’avvocato Adams, il quale ha affermato che all’imputato dovrebbe essere riconosciuta l’attenuante dell’avere agito per effetto di “influenze negative” esercitate su di lui dalla società. Per il momento, la tesi del “contagio”, avvenuto ad opera dell’immoralità dilagante nel Paese anglosassone, non ha convinto il tribunale di Newcastle, il quale, dopo avere istruito un processo per direttissima a carico di Osman, ha inflitto all’aggressore un anno e mezzo di carcere.
ci dovremmo evolvere. abolire il carcere. chi sbaglia paga SUBITO