Magistrato boicotta decreto Salvini: “Residenza a 300 clandestini”

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AGGIORNAMENTO: Dopo la delirante sentenza di primo grado di un giudice rosso, ora ci sono 300 altri clandestini pronti a chiedere la residenza.

Pensate all’idiozia di questa sentenza: secondo questo bizzarro giudice rosso, basterebbe che uno sbarchi e chieda asilo, per ottenere la residenza. Dev’essere un parente intellettivo di Orlando Cascio da Palermo.

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“Ogni richiedente asilo, una volta che abbia presentato la domanda di protezione internazionale, deve intendersi comunque regolarmente soggiornante, in quanto ha il diritto di soggiornare nel territorio dello Stato durante l’esame della domanda di asilo” e, quindi, è autorizzato a presentare domanda di iscrizione all’anagrafe. Iscrizione che i comuni non possono rifiutare perchè il diniego “sarebbe discriminatorio”, come sancito dalla Costituzione, per i cittadini stranieri. lo scrive il giudice Carlo Carvisiglia del tribunale di Firenze che ha accolto il ricorso di un cittadino somalo a cui il comune di Scandicci aveva rifiutato l’iscrizione all’anagrafe per il Decreto sicurezza. La notizia è confermata dall’avvocato Noris Morandi dell’Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione): “Credo sia la prima in Italia”, spiega il legale. Per il giudice la parità di trattamento tra stranieri e regolarmente soggiornanti e cittadini è considerata fondamentale dalla Corte Costituzionale”.

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Ovviamente, questa strampalata sentenza si applica solo ed esclusivamente al caso singolo. Ed è un primo grado.

Dove, la Costituzione parla di clandestini? Da nessuna parte. E se lo facesse, andrebbe cambiata.

Come sempre in questi casi, c’è lo zampino della famigerata ASGI, finanziata da Soros. Che fa sempre ricorso in tribunali dove sa esserci magistrati fedeli alla causa rossa.

Ma poi ci sarà l’Appello. E la Cassazione. E la Consulta. E, nel caso, si cambierà la Costituzione: altrimenti c’è sempre l’alternativa ‘arbre magique’.

Comunque: non è il caso di mettere fuorilegge quelle ong e a$$ociazioni che prendono soldi dall’estero?




2 pensieri su “Magistrato boicotta decreto Salvini: “Residenza a 300 clandestini””

  1. Non vorrei sbagliare ma IL PRIMATO DI UNA LEGGE DELLO STATO NON PUO’ ESSERE POSTA IN DISCUSSIONE DA ALCUNO,
    Men che meno da una toga.
    Cui spetta IL DOVERE D’UFFICIO di APPLICARE LA LEGGE.
    Non di sovvertirla.
    Solo il Governo può, a ragion veduta e PREVIO DIBATTITO PARLAMENTARE, modificarla o abrogarla.
    La toga che viola tale principio incorre nel reato di abuso d’ufficio e usurpazione di potere politico.
    Punto.
    Purtroppo NON ABBIAMO UN MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

I commenti sono chiusi.