Italia, 1 milione di musulmani pronti a rivoluzione islamica

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Dietro un’avanguardia di almeno 15mila Fiches S («Sûreté de l’Etat», la schedatura che raggruppa i sospetti terroristi islamici in Francia) emerge dunque un esercito di oltre un milione di integralisti sensibile alla predicazione dell’odio e della violenza.

Lo studio dell’Istituto Montaigne evidenziava, tempo fa, quanto sia epidemico l’allarme terrorismo islamico in Francia. E che non è un problema di sicurezza, ma demografico. Risolvibile, quindi, solo con azioni demografiche.

Dall’esame di un campione di 1029 musulmani svolto con l’Ifop, il più rodato istituto di sondaggi francesi, il professor Karoui delinea l’esistenza di tre grandi categorie di islamici.

La prima, definita «maggioranza silenziosa», raccoglie il 46 per cento dei musulmani. Questi, nonostante seguano in maggioranza una dieta islamica, attribuiscano alla religione «un posto importante nelle loro vite» e difendano, in molti casi, l’uso del velo per le donne, si riconoscono più o meno in un sistema di valori «in linea con la società francese».

Poi c’è la categoria dei «conservatori», stimata al 25%, che raggruppa i fedeli più tradizionalisti pronti a rivendicare «la predominanza della sharia» e il diritto ad «esprimere l’appartenenza religiosa negli spazi pubblici» senza però entrare, almeno fino a che non tocca loro, in conflitto con lo Stato.

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Infine la categoria più a rischio, gli «autoritari», raccoglie addirittura il 28 per cento dei fedeli, ed è formata in larga parte dai giovani delle banlieus, sostenitori di niqab e poligamia, convinti che la legge religiosa, la sharia, prevalga su quella statale.

«Questo 28 per cento s’identifica nella versione più retrograda dell’Islam, diventata per loro una sorta d’identità – spiega Karoui -. L’Islam è il perno della loro rivolta e questa rivolta s’incarna in un Islam di rottura, infarcito di teorie cospirative e antisemite».

Il 28 per cento dei fedeli equivale, in Francia, ad oltre un milione di islamici tanto pericolosi quanto giovani.

Stando alla stessa ricerca il 50 per cento degli «autoritari» ha, infatti, meno di 25 anni. Potenzialmente, insomma, l’Islam radicale può contare su un esercito, di oltre un milione di militanti, tanto fanatici quanto giovani. Tutti pronti a combattere, uccidere e morire.

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Praticamente la metà degli immigrati islamici in Francia che hanno la cittadinanza francese – che ricordiamolo, nel 90 per cento dei casi sono di terza generazione: nati in Francia da genitori nati in Francia – è definibile come estremista. Usano il termine ‘conservatore’ per confondere.

E addirittura quasi 1 su 3 è pronto alla rivoluzione islamica.

Se trasliamo questi dati in Italia, agli islamici residenti sul nostro territorio, parliamo di 1 milione di fanatici. Sono numeri drammatici. Ma non sorprendenti.

E ci dicono che l’errore più grosso che potremmo fare è approvare lo Ius Soli.

Dovremmo, anzi, approvare una legge sulla Cittadinanza che applichi integralmente lo Ius Sanguinis: prima che sia troppo tardi. Prima di trovarci milioni di islamici ‘italiani’ pronti alla rivoluzione islamica.

Dovremmo, soprattutto, abrogare la legge sui ricongiungimenti familiari. Perché è così che sono arrivati in Francia:

L’ex presidente francese Giscard: “Che errore i ricongiungimenti familiari”

Ed è così, che stanno arrivando in Italia. E ci odiano. Ci odieranno sempre di più.




5 pensieri su “Italia, 1 milione di musulmani pronti a rivoluzione islamica”

  1. Figli mezzi scemi frutto di genitori mezzi scemi… Proprio vero, il 90% delle ”persone” ha lasciato la personalità sul tavolo dell’ospedale, vicino alla vagina spalancata di donne inutili come la merda…

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