Una giovane donna, carabiniere, è stata violentemente aggredita da un immigrato che voleva sfuggire al controllo. E’ accaduto a Ferrara, la mattina di domenica.
Il nigeriano, che insieme ad altri quattro aveva attirato l’attenzione di una pattuglia, ha scaraventato con violenza la donna carabiniere contro l’auto di servizio facendola poi rovinare a terra.
Immediata la reazione del suo collega che aveva già chiesto i rinforzi via radio.
Alla fine, l’immigrato, già noto alle forze dell’ordine, è stato bloccato dai colleghi della ragazza.
Si tratta di un 22enne nigeriano, già arrestato l’11 marzo, quando venne trovato in possesso di quattro dosi di cocaina da spacciare: era in attesa di giudizio, con udienza fissata in settimana. Questa volta l’arresto è avvenuto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e dopo essere stato portato nelle camere di sicurezza è stato trasferito in carcere.
La giovane militare è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Cona per le cure.
Qui si pongono due problemi: perché uno spacciatore nigeriano era in giro invece che in galera, o ancora meglio in Nigeria; e perché insistere con la bizzarra idea che uomini e donne possano fare gli stessi lavori.
Se mandate una ragazzina a controllare gli energumeni nigeriani, siete completamente idioti. A meno di non darle licenza di sparare a vista, al che saremmo anche d’accordo.