Come annunciato, la nave dell’Ong della sinistra italiana è salpata per andare a pesca in Libia, alla ricerca del primo clandestino di sempre:
Oggi si parte.
Abbiamo lavorato fino a tardi, superato quattro ispezioni della Capitaneria di Porto, resistito a mesi di frustrazione, di fronte alla barbarie della chiusura dei confini.
Oggi finalmente la Mare Jonio torna a solcare il Mediterraneo.Foto di Francesco Bellina pic.twitter.com/cPyI3mMoel
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) March 16, 2019
La nave #MareJonio di @RescueMed è ripartita per la zona SAR della #Libia.
Segnatevi la data: ora l’attività di monitoraggio la facciamo noi. pic.twitter.com/thv1vT4PaQ— Francesca Totolo (@francescatotolo) March 16, 2019
Per loro è come la balena bianca. Speriamo facciano la stessa fine di Akab.
Intanto, le due navi delle Ong tedesche sono ferme. La Kurdi della SeaEye è in vacanza a Maiorca dopo settimane di pesca infruttuosa.
Mentre la SeaWatch è sempre bloccata Marsiglia. Secondo quanto affermato dalla portavoce Giorgia Linardi, sarebbe dovuta tornare in acqua “a metà marzo”. Ma metà marzo è arrivata, e loro sempre fermi.
Salvini ha avvisato l’ong di tenersi alla larga dall’Italia, in caso di ‘carico’.
Comunque: l’Ong Mediterranea non ha mai preso alcun clandestino a bordo, ha la bandiera perché si definisce ‘nave di osservazione’. In caso contrario, non l’avrebbe più.
Chi ha scelto di dargliela?