Islamico caccia italiana cieca dal bus: “Non voglio il tuo cane a bordo”

Vox
Condividi!

VERIFICA LA NOTIZIA
Italiana non vedente minacciata sul bus da un immigrato perché accompagnata dal suo cane-guida.

E’ accaduto lo scorso martedì pomeriggio a bordo di un mezzo della linea Giaveno-Torino.

Ipovedente dalla nascita, la 65enne Loretta Rossi, ha raccontato ai giornali locali, che appena salita alla fermata abituale, un passeggero ha cominciato a protestare per la presenza dell’animale.

“Questo cane sul pullman non deve stare, fatelo scendere o lo butto giù. Ora mi sto innervosendo”.

L’immigrato ha minacciato la donna, dicendole di stare attenta perché “io ho il sangue rosso arabo”.

Loretta, attivista dell’Associazione pro retinopatici e ipovedenti (Apri), è stata costretta a chiedere all’autista di chiamare i carabinieri.

Vox

Il mezzo si è dovuto fermare per circa 40 minuti fino all’intervento dei militari. Tutto perché l’islamico non voleva cani a bordo.

Dopo altre due fermate l’uomo che ha scatenato le polemiche è sceso e il viaggio di Quicky e della sua padrona è proseguito senza problemi verso Torino.

“Ho scoperto solamente in seguito a questo episodio che nella cultura araba i cani dal pelo nero, come è Quicky, sono considerati impuri. Magari sarà stato questo a far arrabbiare l’uomo”. Tutti i cani, non solo quelli ‘neri’.

L’immigrato, sentito dai carabinieri, ha provato ad accusare la donna, dicendo che il motivo del suo intervento era perché il cane stava leccando la figlia.

“Io ho un residuo visivo di un centesimo. Vedo giusto un po’ di luci e ombre alla periferia degli occhi, perché sono affetta anche maculopatia. Del passeggino non mi sono accorta subito. A me sembrava vuoto. Dopodiché, se anche ci fosse stato un bambino, l’unico contatto possibile potrebbe essere stato con la coda del mio cane” ha affermato ancora Loretta.

A ferire maggiormente la sventurata donna è stato il comportamento degli altri viaggiatori che non sono intervenuti in sua difesa. Secondo la 65enne, solo una signora ha lasciato il suo numero di telefono in caso “avessi avuto bisogno di testimoni”. Sarà stata l’unica italiana a bordo. Ormai i mezzi pubblici sono infestati.

“E’ la prima volta che un fatto simile si verifica in Italia” denuncia il presidente di Apri-onlus Marco Bongi. “Episodi del genere si sono già registrati a Londra ed in altri paesi. Speriamo che il nostro buonismo non ci spinga a sottovalutare situazioni davvero esecrabili”.




4 pensieri su “Islamico caccia italiana cieca dal bus: “Non voglio il tuo cane a bordo””

  1. Perchè se iniziamo ora….ne potremmo far fuori ben pochi….considerando sbirri e avvocati di ogni genere loro complici…..che ci bloccherebbero dopo poche eliminazioni…..e allora?….a che servirebbe?…..è per questo che ancora non mi muovo…..il mio primo bersaglio sarebbe mozzarella….ma mi fermerebbero prima di arrivare a 100 mt da lui….e allora?….avrei forse iniziato a risolvere il problema, considerata la scorta di vermi traditori corrotti, dietro cui si nascondono?

I commenti sono chiusi.