Via della Seta: così l’Italia diventa la puttana cinese in Europa

Vox
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“Io rispetto le preoccupazioni del nostro alleato, ma se stiamo guardando alla Via per la Seta non è per fare accordi politici con la Cina, è solo per aiutare le nostre aziende a portare il made in Italy, il nostro know-how in un mercato che ce lo chiede”. Così Luigi Di Maio commentando la posizione degli Usa, che ha “richiamato” Roma, rispetto al progetto italiano di firmare gli accordi commerciali per la Via della Seta.

A noi delle preoccupazioni americane frega nulla. E’ proprio la questione commerciale, semmai, a preoccuparci.

Con questo accordo l’Italia potrebbe diventare la ‘puttana’ della Cina in Europa. La porta di ingresso di tutto lo schifo prodotto in Cina: ovviamente, molto di quello schifo rimarrebbe qui.

Come questo possa essere un vantaggio per le nostre imprese sfugge alla nostra comprensione.

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Invece di copiare i dazi di Trump, che stanno mettendo in ginocchio l’esportazione cinese – e visto lo squilibrio commerciale italiano con la Cina dovremmo seguire l’esempio -, ci mettiamo a novanta gradi.

L’argomento è complesso, ma se c’è un simbolo negativo della Globalizzazione, questo è la Cina.

Come la Lega possa dare semaforo verde ad una cosa del genere, è misterioso. E come, chi è contro la Tav, possa poi dire sì ad una cosa del genere, che è totalmente l’opposto del ‘difendi il territorio’, lo è altrettanto.

Volete trasformare l’Italia in una grande Prato?