Come sapete, la sinistra esige lo sgombero di CasaPound. Il motivo è essenzialmente questo:
Lo stabile gestito dal movimento ospita decine di famiglie, tutte italiane, che altrimenti vivrebbero per strada. Questo, per la sinistra che pensa solo gli immigrati, è intollerabile.
Ad esempio, sempre a Roma, al civico 37 di via Cardinal Capranica, vivono circa 250 persone: tutti immigrati e zingari. E forse, ma solo forse, anche qualche italiano.
La gran parte parte dei residenti è originaria del Marocco, l’altra proviene dalla Romania. Una decina di famiglie, dicono ha la cittadinanza italiana.
Qualcuno vive lì da sette o otto anni, per altri ne sono passati quasi 20 dal giorno del trasloco. Venti anni da abusivi alle spalle degli italiani.
Ora la scuola è in cima alla lista degli sgomberi. Ma la sinistra, in questo caso, si oppone: perché sono immigrati!
La soluzione sarebbe sempre la stessa: i pochi italiani, se ci sono, nelle case oggi occupate dai finti profughi (o in alternative in quelle che dovrebbero essere requisite al Vaticano), gli altri: a casa loro.
Perché l’immigrato che non può mantenersi, significa che in Italia non ci può stare. Non ha senso.