Boldrina si era inventata minacce fasciste: “Ho bisogno di uno striscione”

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Ricordate l’ex assessore boldriniana di estrema sinistra, la friulana Ilaria Cecot, che qualche giorno fa in un’intervista su Repubblica aveva denunciato di essere vittima di una sorta di cospirazione fascista?

Voleva riempire Friuli di immigrati: ora è sotto antidepressivi

Bene. Pare che si inventi queste cose per farsi pubblicità.

Come rivela Christian Zuttioni, sul blog satirico “Il Medio”, la Cecot sarebbe affetta da una “patologia che porta le persone che ne sono affette a cercare di passare per martiri nel tentativo di oscurare la propria pochezza”.

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Il caso più divertente fa riferimento alle elezioni comunali di Gorizia del 2017, quando la Cecot sarebbe arrivata a pregare il suo amico “fascio” Christian Zuittoni, chiedendogli di intercedere presso CasaPound perché gli attivisti locali si mettessero a minacciarla, così da ottenere un po’ di visibilità politica.

Pubblicati gli screenshot della surreale discussione:

Poi, due anni dopo, ha ripiegato sulle vignette. E Repubblica c’è cascata. E anche Boldrini.

Nel 99% di questi casi, come nei casi di ‘razzismo’, che infatti poi finiscono nel dimenticatoio per timore di approfondimenti, si è in presenza di mitomani che si disegnano svastiche – spesso invertite – sui muri di casa per apparire.