Famiglia rom riceve 10mila euro di sussidi dagli italiani

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Altro che reddito di cittadinanza, gli zingari vivono da anni alle nostre spalle, grazie ai sussidi per le famiglie numerose

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Il Caf nella borgata del Trullo, a Roma, gestisce le pratiche Isee dei 150 clan zingari del campo Rom di via Gandoni. Se ne parla ora per il Reddito di Cittadinanza, ma nel parlarne si apprendono cose molto più interessanti.

«Hanno diritto di chiederlo – dice Nico Leporani, ragioniere del Caf – perché hanno il permesso di soggiorno, sono in Italia da più di dieci anni e per lo più da due anni continuativi. Poi saranno l’Inps o il ministero a dire se hanno o meno i requisiti. Ci sono già una cinquantina di nuclei familiari pronti a presentare la domanda».

In realtà i paletti inseriti dalla Lega per il RdC rendono molto difficile l’accettazione. Per gli immigrati ci sono i 10 anni di residenza, il permesso di lungo periodo e, soprattutto, la clausola Ceccardi. Per gli zingari, l’obbligo di avere lavorato entro un certo periodo e di dovere comunque essere pronti a lavorare. Quindi, potranno anche chiederlo, ma praticamente nessuno di loro lo otterrà.

A differenza di tutti gli altri sussidi che, confessa il ragioniere, si prendono, grazie alle loro famiglie molto (troppo) numerose: «Non avendo redditi, o avendo redditi ultra-bassi, possono prendere assegno familiare, maternità, bonus bebè, bonus mamma. Ci sono nuclei – spiega Leporani – che alzano anche 10mila euro l’anno. Cifra destinata a salire per ogni figlio al di sotto dei tre anni».

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Discriminatorio nei confronti degli italiani? «Difficile non pensarlo. Gli italiani abitano in appartamento, che ha delle spese che qui non hanno. E una famiglia media italiana, con uno dei due coniugi che lavora, non rientra praticamente in nessuna agevolazione».

Quindi, dimenticate il reddito di cittadinanza. Oggi gli zingari vengono mantenuti dagli italiani senza fare nulla. Basta che facciano figli, che poi saranno anche loro mantenuti e che servono alle loro donne per evitare il carcere.

In pratica, finanziamo la natalità degli zingari. E’ come se allevassimo pidocchi in testa.

Perché non mettere anche a questi sussidi gli stessi paletti che sono stati messi al reddito di cittadinanza? Altrimenti meglio eliminarli per tutti.




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