Il mondo dell’accoglienza, quello cresciuto intorno a Mafia Capitale, non ci sta, chiede che l’accoglienza non si riduca solo a vitto e alloggio, altrimenti non c’è business.
Per loro sarebbe un tracollo economico. E un ritorno al passato. Quando non si poteva lucrare. Ovviamente, Salvini se ne sbatte. Anzi, il suo obiettivo è proprio quello di ‘affamare la bestia’.
A Brescia, ad esempio, Caritas, associazioni e cooperative hanno già annunciato un ricorso al Tar: l’obiettivo, nell’immediato, è ottenere una sospensiva. E poi una modifica dei criteri del bando. Le regole d’ingaggio, come già annunciato dalla prefettura, prevedono una riduzione del compenso giornaliero per la gestione di un cosiddetto profugo: si passa dai 35 euro per persona ad una forchetta tra 18 e 23 euro.
Il cane non vuole mollare l’osso.
Ma il cane non accetta quelle che definisce ‘insinuazioni’ con le quali «si accusano indiscriminatamente i gestori dell’accoglienza» di aver fatto soldi «con i capitolati dei bandi precedenti». No, non insinuiamo: ne siamo certi.
Il cosiddetto ‘terzo settore’ che si occupa di accoglienza deve andare in bancarotta.