Suor Elvira: “In Italia troppa accoglienza, aiutiamoli in Africa”

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Suor Elvira Tutolo è una missionaria delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret.

Termolese, dopo aver prestato la sua opera in Italia per il recupero dei giovani tossicodipendenti, da venticinque anni svolge la sua missione in Africa, dove si occupa di orfani.

Soprattutto ragazzini che la popolazione locale accusa di essere “stregoni” o “portatori di disgrazia”.

In occasione dell’Onoreficenza di “Commendatore al Merito della Repubblica Italiana”, che oggi riceverà al Quirinale, le sono state fatte alcune domande sull’immigrazione.

Le risposte sono interessanti. In qualche modo sorprendenti rispetto a quelle che si sentirebbero tra gli invertebrati.

In un momento storico come quello che sta attraversando l’Italia, cosa pensa della questione dei migranti, anche relativamente al “Decreto Sicurezza”?

Innanzitutto, bisogna analizzare l’origine dei problemi con onestà e capire che in passato è stato fatto un grande errore per quanto riguarda l’accoglienza. Accogliere vuol dire “accogliere bene”, perché “il bene fatto male, diventa male”.

L’accoglienza indiscriminata di alcuni anni fa non è stata una cosa positiva, perché, a volte, lasciandosi prendere dalla generosità e dal sentimento, non si fa del bene, o meglio, si fa del bene in maniera sbagliata. Nella piccola realtà in cui vivo, gli africani sono talmente legati alla loro terra, alla loro cultura e alla famiglia, che nessuno lascerebbe volentieri il proprio Paese. Questo per dire che dietro a ogni storia di migrazione, di sicuro, c’è un dramma. L’ingiustizia più grande nei confronti dell’Africa, che riguarda soprattutto la zona centrale, risiede nel fatto che questi Paesi ricchi di materie prime, come diamanti, oro e legno, vengono solo sfruttati dalla parte più ricca della Terra.

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[…] Dunque, questo problema si risolve solo quando i Paesi che hanno potere decisionale e che rappresentano il nord del mondo, decideranno di mettere in condizione la parte più svantaggiata della Terra di vivere normalmente, con le proprie ricchezze, le proprie possibilità. Questo non vuol dire che bisogna escludere l’accoglienza, perché spesso si scappa dalla guerra o, relativamente ai giovani, ci si apre a nuove esperienze. Infatti, riguardo a quest’ultimo aspetto, spesso i giovani, attraverso la televiosione, si costruiscono l’illusione di un paradiso che poi non esiste. Allora, perché continuare a illudere queste persone, invece che richiamarle alla propria responsabilità? Certo, in questo momento il problema degli immigrati è gravissimo e occorrerebbero delle misure specifiche, anche se non drastiche come quelle di Salvini.

Se guardiamo la storia della Chiesa, del mondo, certe reazioni accadono. Per esempio, nel nostro Paese abbiamo avuto un attacco da parte dei Seleka, dei barbari che hanno ucciso e distrutto tutto e, chiaramente, chi è stato attaccato si è armato per difendersi. Quindi, violenza contro violenza. Per dire che le misure prese dal Governo italiano rappresentano una reazione di questo tipo.

[…] ricevere un riconoscimento in Italia è importante, poiché l’identità è rimasta, anche se vivo da trent’anni in Africa.

Già, se Bergoglio dicesse queste cose sarebbe un enorme passo avanti.

Anche la missionaria si è resa conto che in questi anni, in Italia, si sono accolti troppi immigrati. Una suora missionaria! E non se ne sono accorti quelli del PD. I media italiani. Saviano.

Ovviamente, non siamo d’accordo su molte cose dette dalla suora, come il presunto sfruttamento degli africani, quando i primi sfruttatori sono i loro governanti. Però è una persona più ragionevole di Zingaretti.

Comunque: aiutiamo gente come suor Elvira a tenere gli africani in Africa.