Bosco dello spaccio: 4 mila identificati, è guerra alla droga

Vox
Condividi!

Da ottobre 2018 a febbraio 2019 le forze dell’ordine hanno identificato 4mila persone all’interno del cosiddetto ‘Bosco dello spaccio’ di Rogoredo, a Milano. Il dato è stato fornito dal prefetto di Milano, Renato Saccone, durante il forum sulla droga organizzato dal Corriere alla stazione Fs di Rogoredo.

VERIFICA LA NOTIZIA

Le attività di repressione hanno portato a 30 arresti e 308 denunce, 3.907 identificazioni, 113 proposte di foglio di via dalla città e sono stati segnalati un centinaio di acquirenti.

“Questa è la più grande area di spaccio del Nord Italia – ha detto don Gino Rigoldi – è arrivata a contare fino a mille tossicodipendenti” al giorno. Sul fronte sociale “sono stati fatti 150 interventi sul campo – ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – con 550 tossicodipendenti avvicinati e 12 persone prese in carico con sei già entrate in comunità”. Fontana ha ricordato anche come la situazione al Parco delle Groane sia “ancora più grave” di quella a Rogoredo.

Si sollazzano ai forum. Queste zone vanno battute palmo a palmo. Come un territorio nemico. Gli spacciatori andrebbero abbattuti, ma non è al momento possibile, quindi sarebbe sufficiente prenderli in massa, ammanettarli e caricarli su bus verso aeroporti militari: poi via. A scelta: se ci dici da dove vieni, ti portiamo a casa, altrimenti discesa in volo. Con paracadute. Forse.

Vox

Perché la droga è un’emergenza nazionale. La mafia nigeriana ha dichiarato guerra, grazie ai 40mila soldati traghettati in Italia del PD. Lo spaccio è così capillare, da essere, in certi casi, quasi una molestia tipo le pubblicità dei giochi d’azzardo.

Non si risolverà l’emergenza spaccio con azioni di polizia, ma di guerra.

Anche perché poi, questi stronzi, non si ‘limitano’ a spacciare: uccidono, violentano e fanno a pezzi.




Un pensiero su “Bosco dello spaccio: 4 mila identificati, è guerra alla droga”

I commenti sono chiusi.