Offerta prima a italiani, parroco rifiuta di consegnarla!

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Secondo questi anti-italiani, aiutare prima il tuo prossimo non va bene.

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Pazzesco. Una persona lascia una busta con un’offerta per i poveri italiani, accompagnandola per sicurezza con l’invito a darla agli “italiani in primis” e “gli stranieri per ultimi”, e il parroco lo invita a riprendersela. Meglio, almeno non l’ha data ai suoi amichetti afroislamici.

E’ scandalizzato don Gino Cicutto, a capo della collaborazione pastorale di San Nicolò e San Marco a Mira (Venezia), sul foglio parrocchiale.

“Quanto era scritto sulla busta – scrive don Cicutto – mi ha profondamente amareggiato e umiliato. Queste parole ripropongono slogan che siamo abituati a sentire, ma non hanno niente a che fare con la fede e la vita cristiana che considera i più poveri tra i primi, senza guardare il colore della pelle o la provenienza”, sottolinea.

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Secondo don Gino “la persona che ha scritto queste parole deve interrogarsi seriamente sul suo essere cristiano, e se non è d’accordo su quello che è la vera carità, può passare per la canonica a riprendersi la sua ‘offerta’; eventualmente può consegnarla a chi la pensa come lui – conclude – ma non deporla davanti al Signore”.

Sei tu che devi interrogarti sul Vangelo: “Ama il prossimo tuo”. Il prossimo. Non l’ultimo arrivato.

Via l’8 per mille a questa gentaglia che ci ha già venduto all’invasore. Si trovino un lavoro.

Se volete che le vostre offerte finiscano ai bisognosi italiani, non dateli a ‘loro’. A meno che non conosciate il prete, e ce ne sono tantissimi ancora cristiani.