Lega fa pagare le tasse alle moschee, sinistra protesta

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Un consigliere comunale di sinistra, all’ultima seduta del Consiglio Comunale di Udine, ha tentato – invano – d’impedire che l’assemblea approvasse una disposizione contenuta nel nuovo regolamento per l’applicazione dell’imposta unica comunale (TARI – IMU – TASI) che farà pagare la tasse alle moschee abusive camuffate da ‘centri islamici’.

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L’esenzione dalla tassa per i rifiuti varrà per i luoghi di culto di quelle religioni che hanno stipulato, ex art. 8 della Costituzione, un’intesa con lo Stato, formula con cui la Carta fondamentale indica lo strumento pattizio – di cui il Concordato con la Chiesa Cattolica è il prototipo – chiamato a regolamentare i rapporti tra la Repubblica Italiana e le confessioni religiose. Per le religioni che non vantano un’intesa, la tassa sarebbe, invece, dovuta nella sua interezza.

L’Islam non ha, e speriamo mai avrà, un concordato con lo Stato italiano. E’ una religione tollerata ma non riconosciuta. Del resto, a leggere il Corano, sono meno anticostituzionali i ‘Bambini di Satana’.

Ovviamente, la sinistra e le associazioni finanziate da Soros, tra le quali l’immancabile e famigerata ‘Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione’, si sono strappate le vesti e assicurano che l’articolo violerebbe la Costituzione.

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Ma come, quando si dice che i centri islamici sono in realtà moschee abusive e quindi da chiudere perché in violazione delle leggi, dite che non è vero, quando c’è da pagare le tasse, però, diventano subito ‘luoghi di culto’: schizofrenici.

Sono tre le ‘moschee’ presenti a Udine, e ora dovranno pagare le tasse.

Sia chiaro, il problema è a monte: non dobbiamo fare entrare i musulmani. Ma ogni azione che rende la loro presenza meno semplice è cosa buona e giusta.