Se lo dice Bisio, noto genio e grande esperto di storia:
#Bisio al corteo #antirazzista a #Milano:
"Questa è l'Italia che mi piace, non bisogna aver paura degli #stranieri, FIDATEVI!".
Magnifico l'uso del "plurale maiestatis" 😳…
Non ricordiamo "plurali maiestatis" per #Pamela e #Desirèe e per tutti i morti che si sono fidati. pic.twitter.com/koUlKC7dr0— GruppoGnazzzio.Notizie (@gruppognazzzio) March 3, 2019
E’ colpa di personaggi come questo qui se poi le ragazzine finiscono chiuse in una stanza ad essere stuprate e morse da immigrati di cui si sono fidate. Fatte a pezzi in un trolley a Macerata. Morte in un tugurio di San Lorenzo.
E’ colpa di questi cattivi maestri. Non si sa se stupidi o consapevoli dei loro cattivi ‘consigli’.
Noi, ci sia concesso, a Bisio preferiamo Platone:
«Quando il cittadino accetta che, di dovunque venga, chiunque gli capiti in casa possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e c’è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine, c’è da meravigliarsi che l’arbitrio si estenda a tutto, e che dappertutto nasca l’anarchia e penetri nelle dimore private e perfino nelle stalle? . . Ecco, secondo me, come nascono e donde nascono le tirannidi. Esse hanno due madri. Una è l’oligarchia quando degenera, per le sue lotte interne, in satrapia. L’altra è la democrazia quando, per sete di libertà e per l’inettitudine dei suoi capi, precipita nella corruzione e nella paralisi. Allora la gente si separa da coloro cui fa colpa di averla condotta a tanto disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza, che della tirannide è pronuba e levatrice. Così muore la democrazia: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue, nel ridicolo.»
Insomma, loro hanno Bisio, noi abbiamo Platone. Voi, di chi vi fidereste?
Bisio è un comico.
Se un paias in dialet