Ammiraglio attacca Sea Watch: “Paghi i danni all’Italia”

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L’ammiraglio di divisione Nicola De Felice chiede allo Stato italiano di applicare l’articolo 84 del Codice della Navigazione e così di chiedere all’Ong Sea Watch (ma a questo punto perché limitarsi) il risarcimento delle spese sostenute durante lo stallo davanti al porto di Siracusa. De Felice afferma.

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Secondo l’ammiraglio, il cui intervento è stato ospitato dal PN: “Lo Stato italiano può farlo con un’ingiunzione attraverso l’autorità marittima, al fine di ottenere il rimborso delle spese vive anticipate o comunque sostenute per le attività correlate alle attività private della nave che hanno coinvolto le varie istituzioni italiane, a partire dall’impiego di mezzi navali, aerei e portuali, prima e dopo l’attracco nei porti italiani”.

E per il conto: “Basta andare a vedere le tabelle di “onerosità” previste per l’impiego del personale della Marina, delle Capitanerie di porto, Guardia di Finanza, Carabinieri, Sanità marittima, ecc. negli orari fuori ufficio, notturni e nei festivi. Ma anche gli oneri relativi alla vigilanza e scorta delle motovedette, il consumo dei carbolubrificanti, l’usura dei mezzi, ecc…”.

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