Se fosse un sito normale, verrebbe sequestrato dalla Polizia Postale
Anche il TG1, finalmente sottratto dalle grinfie della sinistra, scopre la pagine Facebook che pubblicizzano il traffico di clandestini:
Ora. Abbiamo una multinazionale che cancella le pagine anti-immigrazione ma non quelle degli scafisti. Un governo degno di questo nome dovrebbe fare un decreto: chi vuole operare in Italia, non può cancellare post, profili e pagine che non violano la legge italiana. Deve, invece, cancellare quelli che la violano.
Facebook non cancella le pagine degli scafisti che pubblicizzano i viaggi sui barconi? Ogni giorno multa da 100mila euro. Dopo una settimana Facebook reso inaccessibile dall’Italia. Al sesto giorno eseguirebbero.
Sarebbe interessante se Zuccaro si interessasse a Facebook.
La bega legale sarebbe troppo lunga e complessa, si rischierebbe ancora di perdere e dover pagare. Molto meglio “proibire” del tutto. Questo concede un miglior margine di manovra al momento di intraprendere la trattativa successiva. La Cina è un ottimo esempio.