Alain Finkielkraut, filosofo francese di religione ebraica, è stato aggredito e insultato durante l’ultima manifestazione dei gilet gialli.
Subito i media francesi e italiani hanno gridato all’estremismo di destra e all’antisemitismo.
Peccato che lo stesso Finkielkraut, noto per le sue posizioni contro la grande sostituzione etnica in Europa, avesse immediatamente messo in chiaro di essere stato aggredito non da gilet gialli, ma probabilmente da qualche infiltrato.
Infatti, il suo aggressore è stato identificato come un estremista islamico noto ai servizi segreti francesi (sono migliaia):
VIDEO⚡️#AlainFinkielkraut décrit l'un de ses agresseurs (tout en précisant que ce n'étaient pas des #GiletsJaunes d'origine) : «Il y en a un avec une légère #barbe qui me dit “Dieu va te punir”, ça c'est la rhétorique #islamiste».#Finkelkraut #StopAntisemitisme pic.twitter.com/QgoQSXOfcI
— fandetv ن 🙂 (@fandetv) February 17, 2019
L’islamico ha gridato al filosofo ebreo “Dio ti punirà”, e “la Francia è nostra”. In questo Finkielkraut legge l’ovvia minaccia della Grande Sostituzione etnica (islamica) in corso:
"La France est à nous." Alain Finkielkraut juge "terribles" les propos qu'on lui a tenus ce samedi à Paris pic.twitter.com/Gafu6OSPss
— BFMTV (@BFMTV) February 17, 2019
Finkielkraut : «Il barbuto mi ha detto:”la France è nostra”. Questa frase terribile significa : Noi siamo la Grande Sostituzione e tu sarai il primo a pagare».
Con l’intervistatrice che cerca di imbeccare il filosofo suggerendogli “Invece la Francia e’ di tutto il mondo!” Gli Ebrei saranno le prime vittime dei Musulmani insieme ai froci e alle donne, meno male che il filosofo se ne è accorto.
Sono anni, forse decenni, che in Francia vi sono episodi di antisemitismo ebraico di matrice musulmana, tanto che molti ebrei hanno pensato, o l’hanno già fatto, di emigrare. Su questo però i nostri media e gli intellettualoidi “antifa” e “antirassisti” hanno sorvolato facendo finta di niente, mentre invece appena hanno intravisto la possibilità di attaccare i “populisti” allora il fatto è stato sparato in prima pagina. Ragazzi, quando si ntratta di musulmani i nostri sinistri intellettualoidi, antirazzisti ” à la carte” si voltano sempre dall’altra parte, in questo accomunati a quel grumo di paraculi che si annida in Vaticano