Effetto Salvini: respinte 45 mila domande di asilo, solo 2% i profughi

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Crolla la famigerata protezione umanitaria, quella concessa ad Oseghale e Kabobo, tanto per intenderci: a gennaio, probabilmente il primo vero mese di applicazione totale del “decreto Salvini”, a ricevere la protezione umanitaria sono infatti solo il 2 per cento dei richiedenti. Ma ci dovremmo alla fine avvicinare allo ZERO. Erano il 25% nel 2017, quando per foraggiare le Coop tutti i nigeriani, pakistani e bengalesi diventavano ‘profughi’ senza esserlo.

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Lo sottolinea L’Istituto di politica internazionale Ispi. In particolare, secondo un’analisi di Matteo Villa, “tra ottobre e gennaio, a causa della riforma sono state protetti circa settemila richiedenti asilo in meno rispetto allo scenario pre-riforma”. Inoltre tra giugno 2018 e oggi, circa 45 mila nuove persone hanno ottenuto un diniego alla loro richiesta d’asilo.

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Secondo le stime dello stesso Istituto di ricerca, nel 2020 il numero dovrebbe dei richiedenti rifiutati dovrebbe salire a 140 mila. Circa 25.000 unità sono già stati registrati nei mesi passati.

Se l’Italia avesse mantenuto i tre i livelli di protezione internazionale (status di rifugiato, protezione sussidiaria e protezione umanitaria), ci sarebbero stati circa 60.000 dinieghi. Con il nuovo decreto si aggiungono ulteriori 70.000 dinieghi, cioè i finti profughi che non otterranno più l’umanitaria abolita dal decreto sicurezza.