Riace, Lucano ammette: «Abbiamo nascosto immigrati per farli restare»

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«In basso come adesso non eravamo mai scesi», ha detto Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, partecipando all’assemblea costitutiva del “Comitato per il riutilizzo delle case vuote della Piana da parte dei lavoratori locali e migranti”, a San Ferdinando.

La sua fissazione è requisire le case per darle agli immigrati. La sua ossessione meta sessuale è ripopolare la Calabria con africani.

Domenico Lucano ha annunciato di aver parlato con il presidente della Regione Calabria, quel Mario Oliverio anche lui ai domiciliari per una brutta storia criminale, che avrebbe assicurato il sostegno all’iniziativa con appositi fondi. Fondi dei cittadini per dare le case agli immigrati.

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Poi la confessione: «Tanto cos’altro mi possono fare, – ha detto – ve lo dico che abbiamo anche nascosto dei rifugiati, pur di farli restare con noi».

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Poi, probabilmente resosi conto di averla detta grossa, ha tentato di correggere il tiro: «mi riferivo ai rifugiati con regolari permessi, non abbiamo mai favorito un’idea clandestina di accoglienza, persone che hanno la regolarità per rimanere sul territorio italiano. Come si fa a scacciare persone che non sanno dove andare, che non hanno titoli per essere trasferiti, che hanno magari due o tre figli, – ha detto Lucano – io sfido chiunque a rimanere insensibile a tutto questo».

Se erano regolari, perché nasconderli? Indagate.

Lui, come Orlando Cascio, De Magistris e altri personaggi simili, è convinto di essere al di sopra della legge.