Dal 2005 al 2015 oltre diecimila medici e 8mila infermieri hanno lasciato l’Italia per lavorare all’estero. Ai dati della Commissione europea e del rapporto Eurispes-Enpam, si aggiungono quelli di Consulcesi group secondo cui ogni anno 1.500 laureati in medicina lasciano il Paese per seguire scuole di specializzazione all’estero. Il danno, secondo i sindacati, è anche economico in quanto la formazione costa allo Stato 150mila euro per ogni singolo medico.
I medici italiani sono ricercati soprattutto in GB, dove il sistema sanitario ha ‘fame’ di professionisti, spesso costretto ad importare da India e Pakistan.
E’ evidente che il problema italiano è trattenere in Italia la propria gente, non importarne da fuori.
Se sono senza frontiere……è normale, che problema cè?
Se non vi sta bene…..allora dobbiamo creare i ”medici in recinzione e detenzione”