L’Ong dà una versione tutta propria della bocciatura da parte della corte europea CEDU della propria richiesta di sbarco immediato:
Nota di @giorgialinardi, portavoce di #SeaWatch sugli ultimi aggiornamenti 👇#CEDU pic.twitter.com/HSF7DnOKI8
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) January 29, 2019
E nella sua versione tedesca – quella principale – ‘ordina’ all’Italia di aprire i porti:
Der Europäische Menschenrechtsgerichtshof #ECHR, hat Italien zu Interimsmaßnahmen verurteilt. Immerhin ist die adäquate Versorgung der Leute auf der #SeaWatch3 sicherzustellen. Was wir nun brauchen ist eine Lösung, Menschenrechte kennen keine Kompromisse! #OpenThePorts https://t.co/PVTN0c84YE
— Sea-Watch (@seawatchcrew) January 29, 2019
Perché l’obiettivo di questi trafficanti umanitari è sempre stato questo: non salvare persone, ma usarle per riaprire il traffico. Per conto di chi?
L’Olanda, che non vuole i clandestini della ‘sua’ nave, deve togliere la bandiera alla Sea Watch 3. Perché non lo fa? Chi protegge questa strana ong?
Anche:
I 4 membri di nazionalità britannica di #SeaWatch hanno chiesto aiuto al Ministro degli Esteri della #GB, perché “imprigionati” sulla #SeaWatch3, dal Governo italiano davanti a #Siracusa.
Uno di loro, Daniel Bebawi, nel 2008 era ricercato dalle autorità del #Giappone. pic.twitter.com/ZXEwDP4nwr— Francesca Totolo (@francescatotolo) January 30, 2019
I porti li abbiamo aperti. E c’è Salvini. Non oso immaginare senza di lui.