SeaWatch denuncia l’Italia: vuole imporre lo sbarco

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E’ evidente fin dall’inizio il piano dell’Ong, fin da questa virata:

Imporre lo sbarco e riaprire in questo modo il traffico umanitario verso l’Italia.

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“Abbiamo inviato una diffida alla Capitaneria di porto ed alla prefettura di Siracusa per fare sbarcare i minori proprio in virtù di quel provvedimento che porta la firma dei magistrati della Procura dei minori di Catania”, ha affermato l’avvocato Alessandro Gamberini, legale di Sea Watch. Ricordiamo che a muovere la procura dei minori è stata l’Asgi, organizzazione finanziata dall’apolide Soros.

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“Chiediamo che i migranti – dice il legale della Ong tedesca – scendano perchè non esploda un nuovo caso Diciotti. I migranti non devono essere uno strumento di negoziazione, in particolare è poco plausibile che non debbano scendere i minori nonostante le sollecitazioni della procura dei minori di Catania. Non è che si possa in nome della discrezionalità politica ignorare gli obblighi di tutela che ci sono nel nostro Paese”.

In sostanza, abbiamo organizzazioni private finanziate da organismi occulti, che vogliono imporre agli Stati sovrani la propria politica sull’immigrazione: abolire le frontiere. Immaginate se avessimo firmato il Global Compact dell’Onu.

L’Ong ha anche deciso di rivolgersi alla Corte Europea (non UE) dei diritti umani (CEDU), una corte sovranazionale infestata di globalisti, perchè valuti se “il governo italiano, impedendo lo sbarco (dei clandestini a bordo della nave della ong, Sea Watch 3) stia violando i diritti fondamentali delle persone soccorse”.

Il disegno è chiaro: imporre l’agenda dei porti aperti all’Italia. Abolire le frontiere italiane.

Il caso Sea Watch è, ormai, una sfida tra la sovranità nazionale e i voleri di una cricca globalista. L’Italia non può e non deve rimettersi alla volontà di una corte sovranazionale che non ha alcuna legittimità.




3 pensieri su “SeaWatch denuncia l’Italia: vuole imporre lo sbarco”

  1. stranamente questi minori sono tutti senza documenti e sono nati quasi tutti il primo gennaio 2002: siccome pensano che sosono sostenuti da una buona parte di buonisti deficienti ci stanno prendendo per il culo perchè cos’ facendo sanno che prima o poi qualcuno cede e loro vinceranno. Soltanto che questa volta hanno trovato un ministro degli interni che tiene duro la sua posizione nonostante la cricca dei magistrati rossi che vogliono ripetere i giochini già visti a suo tempo con Berlusconi

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