E’ evidente, gli immigrazionisti giocano sulla conoscenza superficiale dei miti e della storia.
Dopo l’agenzia per l’invasione dell’Onu:
Pittori, musicisti, atleti, cantanti, poeti, registi, fotografi, scrittori.. e supereroi! Non perderti le 12 incredibili storie che parlano di loro#SupermanEraUnRifugiatoEdizioni Piemmee #ilbattelloavapore
Posted by UNHCR Italia – Agenzia ONU per i Rifugiati on Sunday, November 18, 2018
E’ la volta dell’organo di estrema sinistra FanPage:
#Cultura: gli "amici" di #Fanpage sono solo gli ultimi che da sinistra provano a dare una visione pro accoglienza dell'…
Posted by Il Primato Nazionale on Tuesday, January 29, 2019
Se c’è un messaggio nel mito di Enea è: non fidarti dei migranti.
Enea era uno dei sopravvissuti alla guerra di Troia. Aveva visto cadere la sua città, perché i suoi concittadini buonisti, ignorando i disperati avvisi del Salvini di turno, fecero entrare in città il famoso cavallo (che poi era in realtà una nave, un barcone).
Più simbolico di così.
Ed è per questo che il discendente di Enea, Romolo, la prima cosa che fa appena fonda Roma, è segnare il confine, il limes: e uccide persino il fratello Remo, che aveva osato oltrepassarlo.
Il messaggio del mito è chiaro, ed è opposto a quello demenziale dell’Unhcr e di FanPage: non fare entrare gli stranieri.
Sulla Sea Watch non ci sono i troiani di Enea, ci sono gli unni di Attila, nipotini dei mongoli.