Bimbo ucciso, patrigno tunisino confessa: ‘Aveva rotto la sponda del lettino’

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Drammatiche novità sul bambino ucciso dal patrigno tunisino:

Bimbo ucciso da tunisino con la scopa: «Raccapricciante, mai visto niente di simile»

Avevano rotto giocando la sponda del lettino appena comprato. Questa la motivazione che ha portato il 24enne tunisino residente a Cardito (Napoli), Tony Essoubti Badre, a picchiare fino a uccidere Giuseppe, il bimbo di 7 anni figlio della compagna, e a massacrare la sorellina di 8.

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Lo ha confessato l’immigrato di seconda generazione.

I bambini sarebbero stati colpiti – ha detto – a pugni e calci ma non, come trapelato, con il manico di una scopa.

La bestia avrebbe rotto la scopa per rabbia ma non la avrebbe usata contro i bambini, massacrati, invece, a mani nude: “Avevamo fatto sacrifici per comprarlo”, ha aggiunto Tony Badre riferendosi al letto nuovo per tentare di giustificare il suo gesto.

“Proclamerò il lutto cittadino nel giorno dei funerali e tutta la comunità di Cardito sarà la famiglia dei due fratellini della vittima”, ha detto il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo.




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