Schio, PD in difesa delle Coop accoglienza

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+++ ll Pd scledense interviene a difesa delle cooperative dell’alto vicentino che in questi anni hanno lavorato…

Posted by PrimaNoi on Sunday, January 27, 2019

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Il Pd scledense interviene a difesa delle cooperative dell’alto vicentino che in questi anni hanno lavorato nell’accoglienza dei richiedenti asilo, lamentando che per colpa del Decreto Sicurezza e Immigrazione rischierebbero la chiusura.

A replicare alle accuse del Pd, il portavoce del comitato PrimaNoi Alex Cioni, sottolineando che “a sinistra persistono nell’equivoco di confondere i migranti economici con coloro che hanno ottenuto la protezione internazionale in quanto rifugiati. Insistere nel negare la differenza che esiste tra queste categorie di immigranti. Siccome faccio fatica a credere che non conoscano il minimo sindacale del diritto internazionale sui rifugiati, è evidente che certe affermazioni sono strumentali e in mala fede”.

Il cambiamento delle norme sta creando alcuni problemi alle cooperative, molte delle quali sono nate appositamente negli ultimi anni per gestire il fenomeno migratorio ma anche su questo aspetto Cioni ha qualcosa da obiettare.

“E’ incredibile che ci si strappi le vesti per delle cooperative che rischierebbero la chiusura per non avere più la materia prima da sfruttare per i loro affari. Sull’integrazione poi si continuano a diffondere menzogne perché il decreto di Salvini non abolisce gli Sprar ma li riporta alla loro funzione originaria, vale a dire a strumenti amministrativi di accoglienza esclusiva per i profughi e coloro che godono della protezione nel rispetto delle normative internazionali. I migranti economici – conclude il portavoce di PrimaNoi – non rientrano in nessuna parte del mondo in queste categorie, ragion per cui il Pd ci deve spiegare per quale ragione recondita il Governo dovrebbe regolarizzare centinaia di migliaia di persone senza che costoro abbiano delle concrete possibilità di inserirsi nel tessuto sociale. In politica bisogna fare delle scelte, il Pd ancora una volta ha scelto di privilegiare coloro che arrivano illegalmente piuttosto che i milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà o che sono alla disperata ricerca di un lavoro”.