I nostri soldati servono in Libia, non in Afghanistan

Vox
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L’attuale contributo italiano prevede un impiego di 900 militari, 148 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei. L’area di responsabilità italiana è una zona grande quanto il Nord Italia: province
di Herat, Badghis, Ghor e Farah.

L’Italia è impegnata in 36 missioni, di cui 34 internazionali, in 23 Paesi. In tutto 13.270 unità, di cui 5.950 nel mondo.

Non ha senso per l’Italia mantenere quasi mille uomini in una zona del mondo che, per noi, non è strategica. L’occupazione dell’Afghanistan è ormai maggiorenne e l’attacco contro i Talebani grida vendetta, visto che l’11 fu pianificato in Arabia Saudita, non certo a Kabul. E che non è compito nostro esportare la democrazia, che del resto latita anche da noi.

Un Paese come l’Italia deve ridurre l’impegno militare a zone di interesse: come la Libia.

Vox

Prendete ad esempio questa dichiarazione:

«Entro 12 mesi». L'ex capo di stato maggiore della Difesa Camporini: «il Paese non è ancora in grado di garantire la democrazia»

Posted by Vvox on Monday, January 28, 2019

Quindi la missione è rimanere in Afghanistan finché non c’è la democrazia? E che ce ne fotte di esportare la democrazia? Noi dobbiamo garantire stabilità, che è nel nostro interesse. Soprattutto vicino a noi.