Digiunano per riaprire i porti, ma c’è chi lo fa per necessità

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C’è chi fa lo sciopero della fame collettivo contro la chiusura dei porti.

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Addirittura più di 1200 persone da 27 Paesi hanno aderito all’iniziativa e manifestato contro le politiche migratorie del governo italiano, in particolare la scelta di vietare lo sbarco ai 47 clandestini a bordo della Sea Watch 3.

Feste e mangiate a bordo della SeaWatch, la bella vita dei clandestini – VIDEO

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La mobilitazione, dallo scarso successo, ha come hashtag #cipassalafame: «abbiamo scelto il 28 gennaio perché ricordare è fondamentale, ma non basta più». Per aderire all’iniziativa basterà saltare un pasto e condividere sui social la foto di un piatto vuoto con l’hashtag.

A noi, invece, #cicascanolepalle. Ma tranquilli, non faremo una foto.




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