Sea Watch rifiutò ‘soccorso’ tunisino: “Dobbiamo andare in Italia”

Vox
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Ripercorriamo insieme le azioni di pirateria commesse dalla nave dell’Ong tedesca Sea Watch che, ricordiamolo, è battente bandiera olandese.

Prima, il 19 gennaio, lo strano recupero – definirlo salvataggio sarebbe come definire amore una scena porno – in acque di competenza libica:

Ong rincorre gommone clandestini: “Vi portiamo in Europa” – VIDEO

Poi, il girovagare qualche giorno in cerca di un porto, esclusivamente, europeo. Fino all’arrivo del previsto peggioramento meteo.

A quel punto l’Olanda, come Stato di bandiera, ha indicato alla Sea Watch 3, che si trovava ancora in acque di competenza libica, di riparare verso le coste della Tunisia. Non lo hanno fatto. Hanno rifiutato il ‘soccorso’ tunisino. Nonostante questo fossero distanti 74 miglia rispetto alle oltre 200 miglia di dove ora si trova la SeaWatch, alla fonda a Siracusa.

L’Ong si è rifiutata di obbedire agli ordini dello Stato di bandiera e ha diretto la nave verso l’Italia, mettendo a rischio (parola grossa) la vita dei clandestini. Questa è una violazione che, dovrebbe, portare alla revoca della bandiera.

E questo mette in evidenza una cosa chiarissima: alle ong non interessa salvare vite, il loro obiettivo è solo e soltanto quello di traghettare in Europa più afroislamici possibile.

L’obiettivo delle Ong è riaprire la tratta negriera dalla Libia all’Italia. Secondo qualcuno il compito sarebbe stato affidato alle organizzazioni di scafisti umanitari dalla mafia nigeriana, furiosa per la chiusura dei porti che blocca il flusso di propri soldati sul territorio italiano ed europeo: ovviamente, si tratta di cattiverie.

In queste ore il personale di bordo di Sea Watch ha parlato di migranti in stato di «ipotermia». Evidente il tentativo di ricattare. Era in progetto fin dall’inizio.

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Salvini ha chiarito che i porti italiani restano chiusi:

Ha fornito cibo e medicinali, ma niente sbarco sul nostro territorio nazionale. Questo nonostante le pressioni di procuratori rossi e vescovi che vorrebbero la loro porzione di carne fresca.

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Tra i punti che non tornano anche il fatto che la maggior parte delle chiamate di soccorso che arrivano a Imrcc partono da un alarm phone intestato alla Ong.

E qui torniamo all’inizio:

Effetto Ong: “Costretti a imbarcarci per l’Italia, se ci rifiutavamo ci avrebbero ucciso”

Perché, in concomitanza con la presenza di Sea Watch davanti alle coste libiche, i trafficanti costrinsero i clandestini a mettersi in mare?