Questo nigeriano spacciava con la protezione umanitaria, la bella vita dei profughi

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A Treviso arrestato l’ennesimo spacciatore con la protezione umanitaria, quella abolita dal decreto Salvini, a cui si oppongono tutti i buonisti d’Italia.
Il profugo, 23 anni della Nigeria, è stato ospite della caserma Serena. Più un covo di spacciatori che un centro accoglienza.

A finire in manette E.J., che aveva addosso un ovulo di eroina da 11 grammi. Capendo di essere in trappola ha provato in tutti i modi a scappare aggredendo due vigili urbani. Fermato dagli agenti, il pusher è stato portato in centrale. A quel punto la polizia municipale, con l’aiuto del cane antidroga Hitch, ha deciso di perquisire l’abitazione dello spacciatore dov’è venuto alla luce un piccolo deposito della droga.

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Paghiamo loro le case, e loro le trasformano in centrali dello spaccio. Il PD ha traghettato in Italia la mafia nigeriana.

Oltre a 15 telefoni cellulari, in casa del profugo sono stati trovati ovuli di eroina. E’ stato arrestato con le accuse di spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha voluto ringraziare di persona la polizia municipale esprimendo tutta la sua vicinanza ai due vigili aggrediti e finiti in pronto soccorso per assicurare lo spacciatore alla giustizia.




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