Il primo risultato di avere ceduto alle ong tedesche con lo sbarco a Malta sono 117 clandestini morti in Libia. Almeno secondo quanto dicono i clandestini recuperati. Quindi poco affidabile.
Sarebbero stati infati in 120 a bordo del gommome naufragato al largo della costa libica, avvistato dalla Marina Militare che ha
tratto in salvo tre clandestini su coordinamento della guardia costiera libica.
Lo hanno due sudanesi e un gambiano, portati nell’hotspot di
Lampedusa in grave stato di ipotermia.
Il naufragio è avvenuto dopo circa 11 ore di navigazione.
Sia chiaro: chi si mette su un barcone per venire in Italia a farsi mantenere – ma più spesso a spacciare – pagando migliaia di dollari, se poi affonda è responsabile di quello che gli accade.
Ma è evidente che le Ong sono complici:
Visto che da giorni una delle due, la SeaWatch, si era piazzata a pesca proprio nel punto del naufragio. Basta traffico umanitario. Stop ai negrieri e ai buonisti che ne sono complici.
Intanto oggi ne sono sbarcati altri 13 a Lampedusa. Sono numeri residuali rispetto all’anno scorso:
Ma comunque il segnale che urge l’imposizione alla Tunisia di respingimenti lampo. Anche perché da lì arrivano i peggiori delinquenti e terroristi sui barconi.
In una nota, la Marina fa sapere che ieri pomeriggio “acquisita la notizia di un gommone semi-sommerso con migranti a bordo” ha “immediatamente verificato che la Guardia costiera libica fosse a conoscenza dell’evento in corso all’interno della sua area di responsabilità Sar, assicurando alla stessa la massima collaborazione”. La nota della Guardia costiera è una replica a quanto riferito dalla Sea Watch a cui la Marina ha “comunicato che la loro disponibilità” di intervento “sarebbe stata offerta alla Guardia costiera libica, quale Autorità coordinatrice dell’evento”. Tutto secondo le regole Sar.
Secondo l’Ong nella posizione del naufragio non ci sarebbe stato “nessuno”. “Nel buio della notte – scrivono – abbiamo rinvenuto solo 2 zattere lanciate ore prima da un aereo della Marina Militare”. Ricostruzione anche questa, però, smentita dalla Guardia Costiera, secondo cui “una nave mercantile dirottata dai libici, giunta in zona, ha effettuato un’attività di ricerca non trovando alcuna traccia del gommone”.