In Congo lo sport nazionale è scannarsi. Circa 900 persone sono state uccise tra il 16 e il 18 dicembre in quattro villaggi nel territorio dello Yumbi, nella provincia di Mai-Ndombe, in seguito a scontri etnici fra le comunità Banunu e Batende.
E’ l’ennesima, e brutale, puntata dei conflitti etnici africani.
Circa 465 case ed edifici sono stati bruciati o saccheggiati, tra cui due scuole primarie, un centro sanitario, un mercato e l’ufficio della Commissione elettorale nazionale indipendente.
A inizio gennaio, l’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, aveva riferito che circa 16’000 rifugiati erano giunti nel vicino Congo-Brazaville in fuga dagli scontri sanguinosi a fine dicembre 2018 fra comunità a Yumbi nella Provincia di Mai-Ndombe, nel Congo occidentale.
Come noterete, in Italia dal Congo non arriva nessuno sui barconi, l’ultima deve essere stata Kyenge. Perché ci vogliono soldi, e nessuno in fuga dalla guerra ha soldi da dare agli scafisti.
e qs è qui a rompere i coglioni !!!
Prima o poi resterà solo la fauna e flora