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Toglieteli tutto, ma non i soldi. Pardon, le monetine. La decisione di sottrarre le monetine alla Caritas è come togliere l’osso ad un cane affamato.

Sugli scudi soprattutto l’Avvenire, il quotidiano della CEI, i vescovi, che ha commentato con un titolo eloquente: “Le monetine tolte ai poveri”. E da quando, siete poveri? E da quando, mantenere gli invasori significa aiutare i poveri?

Voi dovete capirli. In pochi mesi, per loro sta crollando tutto: prima Salvini ha chiuso i porti, poi ha eliminato la protezione umanitaria che li foraggiava di nigeriani e pakistani (1 miliardo di euro di perdite per la Chiesa), infine il taglio dei finanziamenti pubblici ai giornali:

Ora gli levano anche le monetine!

Don Benoni Ambaruso, direttore della Caritas di Roma, intervistato da Vatican News, ha ammesso che la notizia desta preoccupazione ma resta la speranza di poter continuare a “collaborare” con il Campidoglio.

Cercheranno di prendersi un po’ di monetine. Oppure vedremo Bergoglio e soci razziare le fontane di Roma a notte fonda.

Ovviamente, il PD si è schierato con la Caritas. Perché, in fondo, difendono lo stesso business.

Il cattocomunismo è finito. E sono finite anche le monetine.