Vauro difende ancora Battisti: “Erano anni orribili”

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Con un intervento sul sito del Fatto, Vauro spiega i motivi che lo portarono, insieme a Saviano ed altri, a firmare in solidarietà per il terrorista rosso Battisti: “Mi assumo tutta la responsabilità politica e morale della mia firma sotto l’appello per Cesare Battisti del 2004. In realtà fu una persona, della quale non farò il nome, ad apporla per me, dando per scontata una mia adesione. Avrei dovuto ritirarla al tempo e non lo feci per colpevole superficialità e malinteso senso di amicizia. Non l’ho fatto nemmeno successivamente, quando scoppiarono le polemiche, perché un ritiro tardivo mi appariva e mi appare come un atto ipocrita volto a scaricare le responsabilità personali di cui sopra”.

Ipocrita è tirare fuori ora che altri la apposero per te.

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Ma non è finita: “Cesare Battisti – scrive il vignettista – è un fantasma che viene da anni orribili, anni di piombo e di stragi, anni di connivenze criminali tra parti dello stato terrorismo e mafia. Anni nei quali in Italia il confine tra Giustizia e vendetta politica era divenuto labile ed ambiguo, tanto da giustificare la cosiddetta ‘Dottrina Mitterrand’ in base alla quale la Francia negò l’estradizione di Battisti. Anni che sono stati rimossi e mai analizzati”.

Non c’è nulla da analizzare: ammazzare a sangue freddo non dipende dall’ambiente. Dipende dai criminali che pensavano di fare la rivoluzione sterminando il popolo che, quella rivoluzione, non la voleva fare.