Indagato il Prefetto che voleva integrare i profughi spacciatori

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Per anni, questi prefetti hanno stipato finti profughi ovunque, su mandato del PD. E lo hanno fatto con entusiasmo, arrivando a requisire hotel: ora, tutti sanno il perché.

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Sono 42 gli indagati – 39 persone fisiche e tre giuridiche – a cui è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nel terzo filone investigativo sulla gestione del centro di accoglienza di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), ora trasformato in centro di espulsione, al centro del processo in corso al Tribunale di Gorizia.

Indagate anche due vecchie conoscenze di Vox, da noi denunciati più volte pubblicamente, due ex prefetti di Gorizia, Maria Augusta Marrosu e Vittorio Zappalorto, e due viceprefetti, Gloria Allegretto e Antonio Spoldi. Marrosu aveva ricoperto l’incarico nel 2008-2013; Zappalorto era subentrato fino all’assegnazione a Venezia.

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Tra le principali contestazioni si fa riferimento a turbativa d’asta, in ordine allo svolgimento della gara di appalto conclusa con l’aggiudicazione della gestione del Centro di Gradisca al Consorzio Connecting People, e all’ipotesi di associazione a delinquere in riferimento ai presidenti, amministratori e dipendenti della Connecting People, con Marrosu e Zappalorto e Allegretto, in presunto concorso esterno.

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