Vanno ad aiutare i migranti in casa loro: spariti 5 italiani

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Storia di italiani che vanno ad aiutare gli altri e vengono rapiti

Dopo la scomparsa in Burkina Faso di Luca Tacchetto il 15 dicembre scorso, probabilmente rapito da ISIS insieme all’amica canadese, Edith Blais, sono in tutto 8 gli italiani scomparsi nel mondo. Cinque di loro, sono spariti per eccesso di buonismo, una patologia che offusca il ragionamento logico portandoti a commettere errori.

Silvia Romano: giovane cooperante italiana, è stata sequestrata il 20 novembre scorso nel villaggio di Chakama, dove si trovava per Africa Milele Onlus.

Padre Luigi Maccalli: appartenente alla Società delle missioni africane (Sma), è stato rapito in Niger il 18 settembre 2018 da jihadisti attivi nella zona.

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Sergio Zanotti: imprenditore bresciano, è scomparso nell’aprile del 2016 mentre si trovava in una località al confine tra la Siria e la Turchia. In questi anni sono venuti alla luce messaggi e video nei quali l’uomo aveva chiesto l’intervento del governo italiano per evitare una “sua eventuale esecuzione”.

Padre Paolo Dall’Oglio: di lui non si hanno più notizie dal 29 luglio 2013, quando fu rapito nella zona di Raqqa, in Siria, dove avrebbe dovuto incontrare un esponente dell’Isis per negoziare la liberazione di un prigioniero. Dall’Oglio, 64 anni, ha vissuto per quasi trent’anni in Siria, ed e’ noto per aver rifondato la comunita’ monastica cattolico-siriaca di Mar Musa, promuovendo il dialogo interreligioso. Gli altri non hanno dialogato.

Poi ci sono casi diversi.

Alessandro Sandrini: bresciano 32enne di Folzano, è sparito dopo essere partito nell’ottobre del 2016 per una vacanza in Turchia dalla quale non ha fatto ritorno. Da allora solo quattro telefonate, l’ultima a gennaio dell’anno scorso, in cui chiedeva aiuto allo Stato, sostenendo di essere stato rapito. Nel luglio scorso era venuto alla luce un video in cui l’uomo indossava una tuta arancione ed era minacciato da due persone con dei mitra, presunti estremisti islamici. Nello stesso video si vedeva il giornalista giapponese Jumpei Yasuda, 44 anni, liberato alla fine di ottobre 2018 dopo essere stato rapito in Siria nel giugno 2015.

Raffaele Russo, 60 anni, suo figlio Antonio, 25 anni, e suo nipote, Vincenzo Cimmino, 29 anni: i tre napoletani scompaiono dopo essere stati fermati dalla polizia in una stazione di servizio a Tecalitlan, nello Stato messicano di Jalisco, il 31 gennaio 2018. Si ritiene che proprio questi agenti avrebbero venduto i tre italiani a un gruppo criminale. La scorsa estate la polizia ha fermato a Guadalajara un presunto narcotrafficante, Jose’ Guadalupe N., indagato per il suo possibile rapporto con la scomparsa dei tre italiani.




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