Rivolta contro PD in Toscana: «Riconoscete a noi italiani stessi diritti che date a immigrati»

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«Predisporre e sottoporre al Consiglio regionale entro il termine di giorni trenta una proposta di legge che attribuisca ai cittadini toscani pari garanzie di accesso a servizi e prestazioni rispetto a quelle assicurate alla platea di “stranieri presenti nel territorio toscano, a prescindere dal titolo di soggiorno” cui è rivolta la pdl 7/2018»: è questo il dispositivo dell’ordine del giorno che Forza Italia, tramite il capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti e il vicepresidente dell’Assemblea toscana Marco Stella, collega alla proposta di legge varata dalla Giunta regionale il 21 dicembre scorso, la numero 7 del 2018, con cui il governo toscano assicura tutti i privilegi, casa compresa, anche ai clandestini. Questa sì, una legge incostituzionale.

«Il nostro atto – affermano i due consiglieri azzurri – è da considerarsi una provocazione tanto quanto lo può essere l’atto di giunta che ci viene sottoposto. Con esso – proseguono Marchetti e Stella – Rossi esercita un’azione normativa che esorbita dalle sue prerogative, legiferando in via esclusiva per gli stranieri anche clandestini e creando di fatto una riserva giuridica destinata a lasciare indietro i suoi governati di riferimento, che debbono rimanere i toscani. I quali però qui spariscono. Ora, se lui governa al contrario, ovvio che a noi spetti fare opposizione nello stesso senso per ricondurlo a esercitare le sue funzioni all’indirizzo, e non a discapito, dei cittadini che rappresenta e che sono, ripetiamo, i toscani».

«I toscani, e gli italiani in genere, sono coperti dall’ombrello delle tutele costituzionali. Nei fatti, però, i nostri corregionali ogni giorno di più faticano a rendere esigibili i diritti che sono loro attribuiti dalla Carta». «Pensiamo alla salute, tra ticket e liste d’attesa che rendono spesso un miraggio l’accesso alle prestazioni – enumerano Marchetti e Stella – alla precarietà abitativa di cui tanti toscani sono protagonisti e senza prospettive, all’alimentazione con tante famiglie che faticano a mettere in tavola proteine anche solo una volta ogni due giorni. Lo diciamo noi? No, lo dice l’ultimo rapporto Caritas sulla povertà in Toscana. Presentato nel novembre scorso – ricorda Forza Italia – elabora dati 2017 che vedono gli italiani sempre più protagonisti di bisogni primari che rimangono senza risposta istituzionale. L’incremento della componente italiana, e dunque toscana, tra quanti si sono rivolti nell’anno in esame all’organismo diocesano è stato più alto rispetto a quello degli stranieri e pari addirittura all’11,5%. Ripeto: è il dato incrementale. Preoccupa, no?».

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«La legge c’è e va rispettata»
No di Forza Italia, dunque, a una norma come la pdl 7/2018: «La legge poi una volta che c’è va rispettata – sottolineano Marchetti e Stella – e quella di Rossi copre, per altro con una coperta già corta già che non sono previsti oneri di spesa ulteriori per la sua attuazione, unicamente gli stranieri anche clandestini presenti in Toscana. E i toscani? Scivoleranno ancora indietro solo per la vanità di un governatore che, con provvedimenti bandiera come questo, cerca di ricollocarsi politicamente facendo il barricadero. La pelle però poi è quella dei nostri concittadini, e noi quella tuteliamo in loro rappresentanza».

Una legge che metta nero su bianco quelli che sono i diritti imprescindibili di cui godono i cittadini toscani. La chiedono a gran voce il capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti e il vice presidente dell’assemblea toscana Marco Stella. L’iniziativa vuole essere una replica provocatoria da parte dell’opposizione alla proposta di legge presentata dalla maggioranza che prevede garanzie per tutti gli “stranieri presenti nel territorio toscano, a prescindere dal titolo di soggiorno”. Con questa iniziativa Marchetti e Stella chiedono di “predisporre e sottoporre al Consiglio regionale entro il termine di 30 giorni una proposta di legge che attribuisca ai cittadini toscani pari garanzie di accesso a servizi e prestazioni rispetto a quelle assicurate alla platea di cui è rivolta la Proposta di legge 7 del 2018”.

Con questo ordine del giorno, Marchetti e Stella si rifanno alla proposta di legge varata dalla giunta regionale il 21 dicembre scorso, la numero 7 del 2018, con cui il governo toscano assicura il diritto alle prestazioni sanitarie anche preventive, alla scolarizzazione, a un’alimentazione adeguata, a una dimora dignitosa agli stranieri presenti sul territorio toscano anche se privi di regolare permesso di soggiorno.
“Il nostro atto – affermano i due azzurri – è da considerarsi una provocazione tanto quanto lo può essere l’atto di giunta che ci viene sottoposto. Con esso Rossi esercita un’azione normativa che esorbita dalle sue prerogative, legiferando in via esclusiva per gli stranieri anche clandestini e creando di fatto una riserva giuridica destinata a lasciare indietro i suoi governati di riferimento, che debbono rimanere i toscani. I quali però qui spariscono. Ora, se lui governa al contrario, ovvio che a noi spetti fare opposizione nello stesso senso per ricondurlo a esercitare le sue funzioni all’indirizzo, e non a discapito, dei cittadini che rappresenta e che sono, ripetiamo, i toscani”.
“I toscani, e gli italiani in genere, sono coperti dall’ombrello delle tutele costituzionali – spiegano i due forzisti – Nei fatti, però, i nostri corregionali ogni giorno di più faticano a rendere esigibili i diritti che sono loro attribuiti dalla Carta. Pensiamo alla salute, tra ticket e liste d’attesa che rendono spesso un miraggio l’accesso alle prestazioni, alla precarietà abitativa di cui tanti toscani sono protagonisti e senza prospettive, all’alimentazione con tante famiglie che faticano a mettere in tavola proteine anche solo una volta ogni due giorni. Lo diciamo noi? No, lo dice l’ultimo rapporto Caritas sulla povertà in Toscana. L’incremento della componente italiana, e dunque toscana, tra quanti si sono rivolti nell’anno in esame all’organismo diocesano è stato più alto rispetto a quello degli stranieri e pari addirittura all’11,5 per cento”.
“La legge poi una volta che c’è va rispettata – concludono Marchetti e Stella – e quella di Rossi copre, per altro con una coperta già corta dato che non sono previsti oneri di spesa ulteriori per la sua attuazione, unicamente gli stranieri anche clandestini presenti in Toscana. E i toscani? Scivoleranno ancora indietro solo per la vanità di un governatore che, con provvedimenti bandiera come questo, cerca di ricollocarsi politicamente facendo il barricadero. La pelle però poi è quella dei nostri concittadini, e noi quella tuteliamo in loro rappresentanza”.