“Bianco e italiano di m…a”, immigrato aggredisce politico di destra

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“Ho atteso ben 5 giorni per sporgere denuncia e per rendere pubblica questa notizia, al fine di avere un quadro più preciso della situazione ed essere legalmente sostenuto in maniera completa. Ciò che mi è accaduto in data 2 gennaio è talmente vile e ignobile che, a distanza di tempo, continua ancora a disgustarmi. Essere ingiuriato davanti a decine di persone ed epitetato, senza alcun motivo razionale, con “Bianco di merda e italiano di merda” da un extracomunitario (successivamente accompagnato da agenti PolFer nei loro uffici per procedere alla sua identificazione) è una cosa che mi disturba molto. Tramite il mio avvocato chiederò, in aggiunta ai reati che si potrebbero configurare nella fattispecie, anche l’imputazione per odio razziale. Non tollero minimamente che un immigrato (senza fissa dimora e senza lavoro) possa permettersi di offendere un cittadino italiano con quelle frasi così intrise di disprezzo ed intolleranza e continuare a passeggiare, impunemente e come se nulla fosse, sul nostro suolo nazionale. A casa mia, esigo rispetto. Non esiste un razzismo a 180° e nemmeno vittime di serie A e vittime di serie B: la legge è uguale per tutti e tutti gli uomini e le donne hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri davanti ad essa, senza eccezioni”.

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Fa bene a rovesciare su di loro con una mossa di judo la famigerata legge Mancino. Ma detto questo, lo psicoreato di ‘odio razziale’ va abolito: è indegno di un Paese democratico.