Vanno a rompere le palle anche in Sudan.
Allora facciamoci domande: chi sta organizzando le proteste in Sudan? A chi è vicino il partito Ummah e a chi i sindacati dietro la protesta ? Leggete un po' qua https://t.co/U0b0jkm4CK https://t.co/jooGUdj4Vd
— Luca Battanta (@lucabattanta) 6 gennaio 2019
Antonella Napoli, la giornalista che si trovava in Sudan, è stata rilasciata. Fermata per foto a "obiettivi sensibili" → https://t.co/CbHqwUhwcQ pic.twitter.com/J2lvckXBRp
— Rainews (@RaiNews) 6 gennaio 2019
Fermata per un controllo, tutta fuffa.
#Sudan:
partite le manif in molte città del paese.
Questa è Wad Madani … le persone gridano "in maniera pacifica, in maniera pacifica" di fronte agli attacchi della poliziaود مدني الآن #مدن_السودان_تنتفضpic.twitter.com/TstnJtNyB7
— Tino (@cstn84) 6 gennaio 2019
Sembra quasi che l’obiettivo e il vero lavoro di alcuni giornalisti, non ci riferiamo al caso in particolare, sia andare a solleticare rivolte in Paesi africani e non, per destabilizzarli e generare, così, ondate di immigrati.
Questa ossessione di una certa cabala per l’esportazione della democrazia, che tra l’altro non abbiamo nemmeno noi, in paesi culturalmente agli antipodi, è generatrice di caos. Ma il caos è quello che vogliono.
Ma non è che ste’ “giornaliste” vanno lì anche per i big bamboo?:-)
Big bamboo….in primis…..le palle enormi e gonfie gliele ragaliamo noialtri….Parsifal…